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Bitcoin, come si pagano le tasse? Franchigia, 730, plusvalenze: cosa sapere
Territorialità, soglia di esenzione fiscale sulle plusvalenze realizzate, ma anche staking, conversione delle monete virtuali e imposta di successione. Sono alcuni dei tanti dubbi che erano sorti a seguito dell’introduzione (con la Legge di Bilancio 2023) della tassazione sulle cripto-attività e che l’Agenzia delle Entrate ha chiarito al termine di una consultazione pubblica avviata lo scorso giugno. Nella circolare di chiarimento, il Fisco ha ricordato che sono definite cripto-attività tutte quelle rappresentazioni digitali di valore o di diritti che non rientrano tra gli strumenti finanziari, quindi non solo criptovalute ma anche utility token e Nft (Non fungible token, ovvero asset non fungibili). Per le persone fisiche, le plusvalenze da cripto-attività sono imponibili con la stessa aliquota applicabile alle attività finanziarie (26%), a patto che il reddito non sia conseguito nell’esercizio di attività d’impresa, arti o professioni o in qualità di lavoratore dipendente. Le stesse plusvalenze sono soggette a tassazione anche in capo agli enti non commerciali (se l’operazione non è effettuata nell’esercizio di impresa commerciale), alle società semplici ed equiparate e ai soggetti non residenti senza stabile organizzazione quando il reddito si considera prodotto nel territorio dello Stato.