Attentato a Gerusalemme, tre persone uccise e sei ferite: morta anche una sedicenne. Accordo in extremis sulla tregua

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Tre persone sono rimaste uccise e sei sono ferite in un attentato all'ingresso di Gerusalemme. Secondo le prime informazioni fornite dalla polizia, due terroristi arabi di Gerusalemme est con un mitra e una pistola hanno iniziato a sparare contro i civili ad una fermata dell'autobus, prima di essere colpiti e uccisi dalle forze di sicurezza e da un civile che si trovava lì. Le tre vittime sarebbero una donna di 24 anni, morta immediatamente, una sedicenne e un uomo di 74 anni, deceduti poco dopo. I feriti sono stati trasporti in ospedale e ancora non ci sono notizie sulle loro condizioni. Intanto la tregua continua, non senza ostacoli e problemi. L'accordo per il prolungamento è stato raggiunto all'ultimo secondo stamattina. Un funzionario israeliano, citato da fonti locali, ha fatto sapere che “I negoziati sono stati molto difficili e snervanti. C'era una battaglia su ogni nome. Eravamo molto vicini a interrompere completamente l’accordo”. L’elenco aggiornato degli ostaggi che saranno liberati oggi, si apprende, sarebbe composto da soli otto ostaggi - sei donne e due bambini – in quanto le due donne israelo-russe rilasciate verranno conteggiate nell’elenco di oggi. Potrebbero essere consegnati anche i corpi senza vita di tre rapiti e si teme che potrebbe trattarsi della famiglia Bibas (il bimbo di dieci mesi Kfir col fratellino Ariel di 4 anni e la madre, Shir), di cui le brigate di Al Qassam hanno annunciato la morte ieri. Inizialmente Hamas aveva suggerito un elenco di sette donne e bambini, oltre a tre corpi, che Israele aveva rifiutato in quanto insufficiente e in quanto separava le famiglie, minacciando di riprendere i combattimenti alle 7 del mattino. Israele e il Qatar hanno invece poi confermato che la tregua continuerà oggi dopo che Hamas ha inviato una lista che “rispetta” le regole della tregua.