Sofia Goggia terza nella discesa libera di Cortina 2024 in Coppa del mondo di sci

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di Flavio Vanetti

Nella discesa che � costata la stagione a Mikaela Shiffrin e che ha visto Federica Brignone uscire, Sofia Goggia deve considerare come una vittoria il suo terzo posto. �Non � stato facile: se escono le pi� forti, devi pensarci su. Si � creato uno scenario complicato�

Sofia Goggia terza nella discesa libera di Cortina 2024 in Coppa del mondo di sci

La prima riflessione sulla discesa maledetta, la prima delle due di Cortina 2024 che probabilmente � costata la stagione a Mikaela Shiffrin e alla campionessa olimpica Corinne Suter e che ha visto tante altre big finire nelle reti (tra queste, purtroppo, anche un’incavolatissima Federica Brignone), � che Sofia Goggia deve considerare come una vittoria il suo terzo posto, condiviso con la canadese Valerie Grenier e l’austriaca Christina Ager.

Scendere in una situazione diventata surreale, tra interruzioni continue e gli �spifferi� sui terribili ruzzoloni, era un macigno non da poco per tutte e in particolare per chi, come Sofia, a Cortina ha s� vinto ma si � pure fatta molto male. Una Goggia, tra l’altro, che non aveva alle spalle una buona prestazione nell’unica prova disputata (la seconda � infatti saltata per il maltempo). Quindi il primo avversario con cui la campionessa azzurra ha dovuto confrontarsi � stato lo stress generato dal contesto. Una prova da superare con testa, concentrazione e buon senso. Lei lo ha ammesso: �Non � stato facile: se escono le pi� forti, devi pensarci su. Si � creato uno scenario complicato: io arrivavo poi da un test cronometrato non positivo e ho dunque dovuto sfruttare la gara per studiare linee e soluzioni tattiche�.

Lara Gut-Behrami, partita prima di lei (pettorale 9 per la svizzera, 15 per Sofia), era stata davanti per 32 centesimi – scavalcando la leader provvisoria Laura Pirovano, comunque brava e alla fine sesta –, ma Stephanie Venier, scesa con il 18, ha messo d’accordo tutte. Al terzo posto si � poi formato un trio: Grenier e Ager hanno fatto tremare il 53� podio in carriera di Goggia, il quinto (2 vittorie, 1 secondo e 2 terzi posti) nella stagione.

Bassino in recupero

Per la verit� ci sono stati altri momenti da brivido che hanno messo in discussione l’ordine d’arrivo, ma in un modo o nell’altro a chi ambiva agli scalpi nobili � mancato il colpo risolutivo. Tra i �voglio ma non posso� di giornata va inserita anche la buona gara di Marta Bassino, che sta facendo di tutto per mettersi alle spalle un periodo poco convincente: la piemontese � andata molto bene nella parte alta e al terzo intertempo aveva addirittura fatto accendere la luce verde del primato. Tuttavia nel finale ha ceduto, concludendo undicesima. � peraltro un piazzamento che serve al morale e che, sommato al podio di Goggia e alla sesta piazza di Pirovano, rende accettabile il bilancio azzurro, magari venato dalla delusione di Brignone (�Sono nera: ho sbagliato nel punto in cui in prova ero andata benissimo�, � il commento di Federica: Cortina continua a voltarle le spalle) ma completato dal �top 30� anche delle sorelle Delago, di Melesi e Runggaldier.

Sofia Goggia leader in discesa

Per� la notizia migliore in questa giornata da incubo � che Sofia Goggia mantiene il pettorale rosso della discesa: 290 punti, 74 in pi� di Venier (in crescita e pericolosa) e 126 di vantaggio su Gut-Behrami, una che non moller� il colpo. Nella replica di sabato 27 gennaio, Sofia prover� ad essere pi� aggressiva: �Posso spingere di pi�, rivedr� le immagini della gara per capire come fare. Intanto prendo e porto a casa�.

Il tema del giorno � per� il ritorno di tanti, troppi incidenti. In attesa del verdetto dei medici, sembra a occhio difficile che Shiffrin, portata via in elicottero perch� non appoggiava la gamba sinistra, la pi� danneggiata in un impatto contro le reti non violentissimo ma frontale, possa rientrare. La sua leadership (circa 400 punti su Gut-Behrami, che ha scavalcato Petra Vlhova, lei di sicuro out per il resto dell’annata dopo la rottura del ginocchio destro nel gigante di Jasna) � ancora solida, ma la sesta coppa del mondo assoluta e la possibilit� di eguagliare Annemarie Moser-Proell paiono tramontate. Visti anche i recenti gravi incidenti degli uomini (Marco Schwarz, Alexis Pinturault e Aleksander-Aaamodt Kilde, il fidanzato della Shiffrin) c’� da rivedere un calendario troppo fitto? Secondo Federica Brignone la risposta � s�, senza alcun dubbio: �Gare, trasferimenti, allenamenti, pressione, stress. Perfino Shiffrin era timorosa e non aveva mancato di dirlo con un tweet nel quale ha usato il termine “scary”, impaurita. � tempo di riflettere sui troppi impegni�.

Mentre Sofia Goggia preferisce non tirare conclusioni (�Di sicuro un calendario come quello maschile di Wengen � difficile da sostenere e da difendere, ma non so se gli incidenti di Cortina siano una conseguenza generale, relativa agli impegni, o casi singoli�), Lara Gut-Behrami aggiunge una lettura interessante: �Negli atleti c’� troppa ansia di fare tutto in modo preciso, di muoversi, di curare quello che fanno le avversarie. Cos� ci si dimentica del resto, ad esempio della capacit� di adattarsi a nevi diverse. E se arrivi con il fiato tirato, quando scendi a 130 orari rischi davvero tanto�.


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26 gennaio 2024 (modifica il 26 gennaio 2024 | 15:58)

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