Le bollicine d’Italia portano sulle tavole l’ingrediente allegro della convivialit�. � anche questo il motivo di un successo che non mostra segni di frenata. Mentre il vino italiano guarda con qualche preoccupazione al 2024, temendo segnali recessivi sia per il mercato interno sia per l’export, i produttori di Metodo classico e Metodo Charmat, scrutano sereni il futuro. Merito dell’innalzamento della qualit� dei vini che negli ultimi vent’anni ha fatto lievitare il valore delle zone spumantische, dal Trentodoc alla Franciacorta, dal mondo del Prosecco all’Alta Langa. Ma merito anche del messaggio tutto italiano di �dolce vita� che contengono le nostre bollicine. Lo scrittore Fulvio Ervas nel romanzo �Finch� c’� Prosecco c’� speranza�, racconta cosa cercano i consumatori di vino: �Un’iniezione di vita, un volume leggero di Spirito santo�. Il calice � �forse un tentativo cristiano di ricordarci che il vino � cultura e non solo merce�.
Bollicine, tra Natale e Capodanno si stapperanno nel mondo 333 milioni di spumanti: vendite a +24% in 4 anni
La guida Bollicine, in edicola con il Corriere da domani per un mese (a 9,90 euro oltre al costo del quotidiano) � un aiuto a cercare le bottiglie per le feste. Con i consigli della master of wine Essi Avellan e con il prezioso vocabolario di Maurizio Dante Filippi, miglior sommelier d’Italia 2016

I dati in arrivo confermano per il 2023 la vendita di 936 milioni di bottiglie di spumanti italiani. Come nel 2022, ma a +24% rispetto al 2019. Tra Natale e Capodanno, salteranno 333 milioni di tappi tricolori, con oltre 95 milioni di bottiglie aperte solo nel Belpaese. Lo stima l’Osservatorio Unione italiana vini-Ismea. Gli effetti dell’inflazione sul carrello della spesa spingono �gli spumanti pi� economici come i Metodo Charmat anche varietali e di annata. Sotto l’albero le bollicine si presentano quest’anno con un prezzo medio pi� alto di oltre il 5%�.
Negli ultimi 10 anni le vendite di spumante italiano nel mondo sono triplicate, con crescite in valore del 351% negli Stati Uniti, del 350% nel Regno Unito, del 42% in Germania, di uno stupefacente 416% in Francia e addirittura del 983% in Polonia. La guida �Bollicine�, in edicola con il Corriere della Sera da domani per un mese (a 9,90 euro oltre al costo del quotidiano) � un aiuto a cercare, tra una offerta ricchissima, le bottiglie per le feste. Un invito a brindare italiano, anche con i consigli della master of wine Essi Avellan, tra le pi� esperte al mondo nel settore, e con il prezioso vocabolario di Maurizio Dante Filippi, miglior sommelier d’Italia 2016.
Quella dello spumante italiano � una storia con tre cavalieri. Carlo Gancia, figlio di un commerciante di vino, and� a imparare il mestiere in Francia, nella maison Piper-Heidsieck. Tornato in Piemonte, apre la prima cantina a Chivasso, poi a Canelli, dove produce, nel 1865, il Moscato Champagne, primo Metodo classico italiano. Morbido e dolce, si stappava soprattutto durante le feste natalizie. Venne usato per il varo del transatlantico Rex. I Gancia erano cos� forti e moderni da finanziare Walt Disney e il suo �Biancaneve e i sette nani�.
Simile � la storia di Giulio Ferrari: studi e pratica in Francia, poi nel 1902 il ritorno a Trento e l’avvio dell’azienda, dalla met� del secolo scorso nelle mani della famiglia Ferrari, che ha fatto da apripista e traino di un’intera denominazione, Trentodoc.
Alla fine dell’800 anche Antonio Carpen�, inizia a mettere a punto la produzione di spumante, nell’attuale Docg del Prosecco Conegliano-Valdobbiadene. Si chiamava �vino frizzante amabile dei colli di Conegliano�, non era prodotto con il Metodo classico ma con una procedura pi� veloce, senza la rifermentazione in bottiglia.
Un secolo dopo, lo spumante italiano � diventato il prodotto dell’agroalimentare italiano pi� commercializzato nel mondo. Imbattile quanto a numeri il Prosecco (che comprende una Doc e due Docg). In forte crescita il Trentodoc. Sempre pi� interessante il percorso verso l’alto delle cantine della Franciacorta. Mentre l’Oltrep� � in una nuova fase grazie anche al ricambio generazionale nelle cantine, l’Asti conferma la propensione alla crescita oltrepassando la soglia delle 100 milioni di bottiglie. E l’Alta Langa, anche grazie al cambiamento climatico, sta attirando nuovi investimenti. Ma in ogni regione vinicola italiana, con le uve autoctone o con quelle internazionali, si produce spumante.
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12 dicembre 2023 (modifica il 12 dicembre 2023 | 23:42)
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