Quanto è forte (davvero) l’esercito cinese? Così i generali falsificano le loro capacità Il potere opaco di Xi, solo al comando

Quanto � �formidabile� il dispositivo militare della Cina?

I numeri sono imponenti, per personale in servizio permanente (2 milioni), mezzi aerei (3.700 dei quali 500 bombardieri e 1.800 caccia), navi (370), missili.

Ma dietro proiettili e acciaio, c’� il fattore umano da considerare.

Nelle sue frequenti visite ai comandi dell’Esercito popolare di liberazione, Xi Jinping esorta immancabilmente i suoi ufficiali ad �accelerare i preparativi per essere pronti a combattere una guerra e a vincerla�. Xi parla della necessit� di domare �mari tempestosi� e sembra un riferimento allo Stretto di Taiwan.

I desideri del capo supremo sono ordini. Eppure, a quanto pare non sono ascoltati. L’ultima prova viene da una dichiarazione del generale He Weidong, uno dei due vicepresidenti del Comando centrale militare cinese del quale Xi � naturalmente il Numero 1. �Bisogna reprimere le false capacit� di combattimento�, ha detto He agli ufficiali delegati al Congresso Nazionale del Popolo durante una discussione a porte chiuse.

L’osservazione del generale � stata passata alla stampa: una sola frase lapidaria che gli analisti militari hanno interpretato come un doppio monito.

1) La scure del Partito (che �comanda il fucile�, come disse Mao in una delle sue frasi storiche) si � abbattuta negli ultimi mesi su dieci alti ufficiali accusati di corruzione nel campo delle forniture di armi. Senza buoni armamenti non si vincono le guerre. E se nei contratti per l’approvvigionamento circolano tangenti, chi li firma pu� chiudere un occhio sul controllo di qualit�.

2) � possibile che He Weidong abbia voluto mettere in guardia i colleghi anche da un’altra brutta abitudine: quella di truccare i risultati dell’addestramento dei reparti sotto il loro comando. Il �Quotidiano dell’Esercito popolare di liberazione� ha citato il caso di �esercitazioni notturne� fatte svolgere �al tramonto�, quando la visibilit� � migliore.

Il nome simbolo della campagna di purghe condotta l’anno scorso ai vertici della gerarchia militare � quello del ministro della Difesa Li Shangfu, fatto scomparire a fine agosto dopo pochi mesi in carica. Prima di essere promosso ministro, nel marzo del 2023, Li aveva diretto dal 2017 il �Dipartimento per l’approvvigionamento e lo sviluppo dell’equipaggiamento� dell’Esercito popolare di liberazione: una posizione che controlla un enorme giro di affari e denaro. Nel luglio 2023 il suo vecchio Dipartimento, in una dichiarazione riportata dalla stampa di Pechino, aveva annunciato di essersi impegnato in una �opera di pulizia� della procedura per l’assegnazione degli appalti e aveva invitato chiunque avesse informazioni su irregolarit� risalenti fino al 2017 a comunicarle agli investigatori.

Altri nove generali, tra i quali Li Yuchao e Liu Guangbin, comandante e vice delle forze missilistiche, sono usciti dai radar senza spiegazioni pubbliche
. A dicembre il Comitato permanente del Congresso Nazionale del Popolo ha comunicato che i nove erano stati espulsi dai ranghi dei suoi delegati �per gravi violazioni della disciplina e della legge�: � questa la formula usata per non dover dire pubblicamente che erano corrotti.

Nel 2017 la Xinhua scrisse: �Dal 2012, sotto la guida del compagno Xi, oltre 100 alti ufficiali sono stati arrestati: un numero superiore a quello dei generali caduti sul campo di battaglia durante le guerre rivoluzionarie�. Da allora l’elenco dei �fucilati� (metaforicamente parlando) si � allungato. Tra le accuse c’� anche la slealt� nei confronti del Partito. E questa circostanza cela un grave problema di fondo che secondo gli analisti pesa sulla reale capacit� di combattimento delle forze armate cinesi. La loro politicizzazione implica che la prima missione sia la protezione del potere comunista, le promozioni in ruoli di alto comando dipendono spesso dalla fedelt� vera o presunta al Partito, non dalla capacit� strategica.

Negli ultimi cinquant’anni lo scontro pi� sanguinoso per i soldati dell’Esercito popolare � stato con il suo stesso popolo: il massacro di Tienanmen del 1989.

Un altro cruccio di Xi � la �malattia da pace�: decenni senza esperienze di combattimento, al contrario degli avversari americani impegnati dall’Iraq all’Afghanistan. L’epurazione non dev’essere conclusa se He Weidong ha messo in guardia gli ufficiali durante il Congresso Nazionale del Popolo. Il vicepresidente della Commissione militare centrale, 67 anni, � uno dei 24 uomini del Politburo. La sua nomina decisa da Xi nel 2022 segnalava la volont� del presidente di rafforzare l’opzione militare per raggiungere la riunificazione di Taiwan. He in passato ha comandato il Teatro orientale, responsabile per la pianificazione di eventuali azioni contro Taiwan.