Il Nyt: i militari israeliani conoscevano il piano di Hamas ma lo hanno sottostimato: «Sono solo fantasie»

Il documento si intitola �Muro di Gerico� e si apre con una citazione del Corano: �Sorprendili attraverso la porta, se lo farai certamente prevarrai�. Ed � andata cos�. Israele � stato colto di sorpresa, il muro di Gerico � crollato.

Il New York Times ha pubblicato il piano d’attacco di Hamas che i militari israeliani conoscevano da oltre un anno. Nel file erano anticipate, al dettaglio, le future mosse dei mujaheddin: il lancio massiccio di razzi, le torri d’avvistamento neutralizzate, l’infiltrazione con moto e deltaplani, l’azione mirata per assumere il controllo della base-comando di Reim in modo da paralizzare la reazione. La breccia doveva essere seguita dall’assalto esteso, con la presa di ostaggi e le incursioni nei villaggi lungo il confine. Per condurre l’operazione Hamas ha intensificato il reclutamento, ha acquistato GPS e droni, ha perfezionato il training, ha condotto esercitazioni continue sotto gli occhi del nemico. Una missione portata a termine con effetti devastanti nonostante a Gerusalemme in molti sapessero.
Non � per� chiaro se anche Netanyahu fosse stato informato delle intenzioni avversarie.

Sempre il quotidiano sottolinea aspetti gi� emersi. Una parte dei vertici militari ha sbagliato le valutazioni: ha sottostimato le capacit� dei palestinesi; ha considerato il piano come un’aspirazione di Hamas ma non un progetto concreto, anche perch� riteneva che il movimento non fosse interessato ad aprire un fronte di guerra. I generali avrebbero per� dovuto riprendere e rileggere il piano in estate quando alcune soldatesse incaricate di seguire le mosse dei guerriglieri hanno lanciato l’allarme.
Infatti, hanno segnalato le attivit� anomale lungo il confine, le tattiche dei fedain che simulavano intrusione e attacchi, i messaggi che confermavano come i kibbutz fossero nel mirino.

Una delle note pi� precise risale ai primi di luglio, quindi ci sarebbe stato tempo per riesaminare il quadro adottando contromisure. In effetti ci sono state delle consultazioni tra gli ufficiali ma la loro risposta � stata sorprendente: �sono fantasie�, timori privi di fondamento. Ad aggravare le interpretazioni errate hanno contribuito anche altri fattori strategici e tattici: la fiducia cieca nel muro digitale composto da sensori e telecamere; i palloni-spia usati per monitorare la Striscia erano fuori uso; da tempo l’unit� 8200 aveva smesso di intercettare le comunicazioni radio di singoli reparti perch� riteneva fosse inutile; lo schieramento dell’esercito nelle postazioni attorno a Gaza era insufficiente. Carenze evidenti bilanciate per� dall’avviso dell’intelligence militare che aveva messo in guardia Parlamento ed esecutivo su una situazione deteriorata, con il pericolo di una nuova esplosione di violenza. Uno scenario pi� che la descrizione di un piano. Le rivelazioni, infine, si portano dietro due code. La prima: cresceranno i contrasti tra Difesa e il primo ministro che, ad oggi, ha scaricato sugli altri le colpe del fallimento. La seconda: i capi di Hamas, sempre attenti alla sicurezza, vorranno capire come l’avversario avesse un’idea precisa di quanto sarebbe avvenuto.