Satellite-spia, Kim si gode le foto della Casa Bianca (e forse pensa a vendicarsi di un complotto sventato)

di Guido Santevecchi

Kim Jong-un ha potuto vedere la Casa Bianca e il Pentagono, oltre che i tetti di Roma. Lo scopo? Acquisire le coordinate satellitari per usarle in caso di guerra missilistica con l’America. Cosa c’entra il �complotto malvagio� scoperto nel 2017

 Satellite-spia, Kim si gode le foto della Casa Bianca (e forse pensa a vendicarsi di un complotto sventato)

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PECHINO - Kim Jong-un ha potuto vedere la Casa Bianca e il Pentagono, e anche quattro portaerei americane in navigazione e si � goduto perfino alcuni scorci dei tetti di Roma, ripresi dal suo ultimo gioiello: il satellite-spia messo in orbita la settimana scorsa. Lo sostiene la Kcna, l’agenzia di notizie nordcoreana. La propaganda non ha mostrato le immagini satellitari: ha preferito immortalare il Rispettato Maresciallo sorridente nella sala conferenze del centro spaziale di Pyongyang, seduto in poltrona davanti a un mappamondo (la foto ricorda, almeno a noi, la celebre scena del film “Il Grande Dittatore” di Charlie Chaplin, con il F�hrer che faceva rimbalzare un globo terrestre). Ma perch� il satellite nordista ha puntato i suoi occhi sulla Casa Bianca? Non per permettere a Kim di dare un’occhiata a come � tenuto il prato nel Rose Garden. Lo scopo pi� probabile sarebbe di acquisire le coordinate satellitari per usarle in caso di guerra missilistica con gli Stati Uniti. Un segnale minaccioso al presidente americano.

D’altra parte, Kim Jong-un sa bene di essere stato oggetto di piani di �decapitazione� da parte dei servizi segreti nemici. Nel 2018, quando ricevette a Pyongyang Mike Pompeo, allora direttore della Cia, gli disse: �Sa, non pensavo che sarebbe venuto qui, so che lei e la Cia avete cercato di uccidermi pi� volte�. Pompeo non si fece trovare impreparato: �Signor Presidente, sto ancora cercando di farla fuori�. Nel suo libro di memorie Pompeo conclude: �Kim continu� a sorridere, mi sembr� fiducioso che stessi scherzando�.

Per�, forse il Maresciallo era pi� serio di quanto sembrasse. Perch� pochi mesi prima di quell’incontro, preludio ai vertici con Donald Trump, la Nord Corea aveva sventato un complotto internazionale per eliminare il suo leader supremo.

Nel 2017 Pyongyang accus� i servizi segreti sudcoreani e la Central Intelligence Agency americana di aver ordito �un complotto malvagio�, assoldando un nordcoreano per eliminare Kim �con sostanze chimiche o radioattive o una nano-sostanza avvelenata�. Il traditore, nella ricostruzione del regime, sarebbe stato tale Kim Seong-il, un imprenditore che lavorava in Russia, nella zona di Khabarovsk dove tradizionalmente i nordcoreani fanno i taglialegna nei boschi siberiani. Questo Kim (il cognome pi� diffuso in Corea) fu contattato dall’intelligence di Seul, convinto ad agire, addestrato e finanziato dalla Cia per almeno tre anni. La trama sarebbe passata anche dalla citt� cinese di Dandong, al confine con la Nord Corea, dove il capo dei tagliaboschi avrebbe ricevuto dollari per la sua avventura.

La sicurezza intorno a Kim Jong-un per� svent� il progetto. Nel giugno del 2017 la propaganda di Pyongyang diffuse un video con la confessione del traditore, sottotitolato in inglese e ricco di dettagli pi� o meno plausibili. �Il piano iniziale prevedeva di inserire sostanze velenose in un impianto per il condizionamento dell’aria di un palazzo di Kim e attivare la trappola con un segnale vocale al momento cruciale�; poi i servizi segreti che controllavano il boscaiolo cambiarono idea: �La seconda trama prevedeva di iniettare polonio radioattivo nel corpo di Kim Jong-un�.

L’ultima idea, elaborata dai sudcoreani nel novembre 2016, sarebbe stata di �spargere la sostanza sulla poltrona del leader supremo�. La ricostruzione del presunto complotto ricorda la trama del film “The Interview”, che immaginava l’assassinio di Kim da parte di due giornalisti americani arruolati dalla Cia e forniti di una sostanza chimica che avrebbe dovuto contaminare il capo del regime durante un’intervista. Realt� e finzione si fondono, nel Paese pi� imperscrutabile del mondo. Ma non bisogna dimenticare che nel 2006 il polonio versato nel t� fu usato da agenti russi per far fuori il dissidente Litvinenko a Londra. Anche quello sembrava un copione da film.


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28 novembre 2023 (modifica il 28 novembre 2023 | 12:23)

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