L’Italia verso Gaza: partita la nave soccorso Vulcano, poi tocca ai carabinieri

di Virginia Piccolillo

A bordo un vero e proprio ospedale con sale operatorie e terapia intensiva. L’ipotesi di inviare un contingente di militari dell’Arma

L’Italia verso Gaza: partita la nave soccorso Vulcano, poi tocca ai carabinieri

�Abbiamo un ospedale “Role2”, abbiamo energia per alimentare una piccola citt�, abbiamo una grande quantit� d’acqua. Siamo molto orgogliosi di sfruttare il nostro sistema di combattimento per supportare gli altri�. A bordo della nave Vulcano, salpata ieri sera per la prima missione umanitaria a sostegno dei feriti di Gaza, il comandante Lorenzo Bonicelli della Vite, pilota con esperienza trentennale maturata anche in teatri di guerra come l’Afghanistan, allarga il sorriso rassicurante di chi sa fronteggiare le catastrofi e scenari di crisi come l’area del mediterraneo orientale, dove anche gli ospedal i sono diventati obiettivo.

Per questo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ci tiene a sottolineare che questa iniziativa, � �la prima e attualmente unica di questo genere, anche se auspichiamo che inneschi una gara, senza divisioni tra Paesi, per portare aiuto ai civili�. E anche a rimarcare che l’Italia � stata anche la prima, �per iniziativa della presidente del Consiglio, a chiedere l’apertura del valico di Rafah e mandare aiuti umanitari con due C130�.

C’� la missione umanitaria, ma c’� anche una missione pi� delicata che riguarda le trattative tra le parti in conflitto. Ecco perch� l’Italia ha dato il via libera all’invio immediato di due carabinieri richiesti dagli Stati Uniti per il Centro di coordinamento della sicurezza per Israele e l’Autorit� Palestinese. Il primo passo che potrebbe preludere alla missione di un contingente pi� numeroso per rimpiazzare quello che fino al 7 ottobre addestrava la polizia palestinese ed era composto da 28 appartenenti all’Arma.

�I carabinieri — ha spiegato Crosetto — sono stati chiamati direttamente dagli americani perch� erano a Gerico fino a tre settimane fa e hanno un rapporto di fiducia, di conoscenza e di rispetto che in una fase come questa � utilissimo�. Nel frattempo � urgente portare soccorso a chi soffre. E la nave ausiliaria Vulcano, 194 metri per 27 mila tonnellate, un equipaggio di 164 persone incluse trenta donne, si prepara ad accoglierne il pi� possibile. �Non siamo in missione di guerra. Non siamo in guerra con nessuno. Stiamo andando a offrire supporto a chi ne ha bisogno�, spiega il contrammiraglio Vincenzo Aglieri, medico che coordina la squadra di sanitari e infermieri a bordo.

�Abbiamo capacit� chirurgiche, una terapia intensiva, apparecchiature diagnostiche e strumentazione in grado di compiere le attivit� salvavita e stabilizzare i malati dandogli la possibilit� di raggiungere strutture sanitarie di livello superiore. Ma siamo pronti anche ad accogliere eventuali evacuazioni�. Insomma, evidenzia Crosetto, stiamo dando �un segnale� concreto di �ci� che l’Italia pensa e come intende muoversi�: ovvero �gettando acqua sul fuoco�. Ma anche dialogando con tutti gli attori in campo, �in particolare i Paesi arabi�. E chiedendo, assieme alla comunit� internazionale �di distinguere lo stato di diritto e chi si muove rispettando le regole a differenza dei terroristi di Hamas. Ci auguriamo che Israele lo faccia pur comprendendo la difficolt� di agire in una zona come Gaza, dove vengono nascosti centri di Hamas sotto gli ospedali�.

Crosetto ci tiene a precisare che questa azione umanitaria � stata condivisa con �altri Paesi, sia europei che Nato, che arabi�. Nessuno �pu� equivocare sul fatto che sia una nave militare. Non potevamo mandare un traghetto o una nave da crociera. Mandiamo l’unica nave dello Stato attrezzata con un ospedale, che possa prestare soccorsi seri, anche con una camera operatoria e penso che questo sia accolto di buon grado sia dai palestinesi che dagli israeliani. Nessuno pu� avere da dire su un aiuto umanitario, al di l� del “colore” della nave�. Accanto a questa iniziativa, se ne annuncia una seconda. L’invio di un ospedale da campo dell’esercito da montare nella zona di Gaza. .

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9 novembre 2023 (modifica il 9 novembre 2023 | 06:50)

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