Tennessee, insegnanti a scuola armati: la proposta da far west diventa legge

NEW YORK – In classe con la pistola: una nuova legge approvata mercoledì dal Senato del Tennessee con 26 voti a favore e solo 5 contrari consentirà agli insegnanti di portare armi da fuoco nelle scuole pubbliche. Andrà ora al voto della Camera dove però non dovrebbe aver problemi a passare. A patto di soddisfare determinati requisiti: avere il porto d’armi, aver passato test psicoattitudinali e aver frequentato un apposito corso di 40 ore coordinato con la polizia locale. I loro nomi e il tipo di armi introdotte verrebbero comunicati solo a pochi responsabili. Genitori e ragazzi, cioè, non sapranno mai se l’insegnante è armato o meno.

La decisione dopo la strage

La decisione, dopo la stage avvenuta un anno fa alla Covenant School, un istituto privato di Nashville, dove morirono tre minori e tre adulti. Da allora, già diversi istituti privati permettono ai docenti di entrare armati. A molti genitori, però, la nuova legge proprio non piace: temono che più che proteggere i loro figli ne metterà ancor più a rischio le vite. E infatti in tanti hanno protestato durante la votazione esponendo cartelli con sopra scritto: “Kill the Bill, not the children”, uccidete la legge, non i bambini. Fra questi, anche genitori repubblicani e pro armi come Melissa Alexander, che a News Nation dice di opporsi al disegno di legge. Suo figlio di 10 anni è sopravvissuto proprio alla strage della Covenant School grazie alla maestra che ha chiuso la porta a chiave, fatto sdraiare i bambini a terra e li ha tenuti nel massimo silenzio, senza attirare l’attenzione del killer: «Se l’insegnante fosse stata armata avrebbe magari lasciato l’aula. Rischiando di farsi ammazzare, lei e gli alunni: perché le stragi spesso vengono compiute con armi da guerra e cosa vuoi fare con una piccola pistola, contro un grande fucile?».

Sostenitori della legge come il senatore repubblicano Paul Bailey sostengono invece che gli insegnanti armati sono essenziali soprattutto in quelle aree rurali dove ci sono meno fondi per la polizia. Aggiungendo che non dovranno necessariamente intervenire in caso di incidenti. Ma gli attivisti non demordono: “Più armi circolano, più aumentano i rischi”.

Il giro di vite di Biden

Intanto però mentre il Tennessee arma gli insegnanti l’amministrazione Biden compie un importante giro di vite: d’ora in poi saranno obbligatori i controlli sugli acquirenti anche per le vendite online e alle fiere di settore. Chiude insomma una scappatoia legale che consentiva il commercio di armi anche da guerra in luoghi informali senza effettuare controlli. È la più grande restrizione alla vendita legale di armi che si fa in America da decenni «Questa norma è un passo storico nella lotta contro la violenza e salverà vite umane», ha infatti annunciato il ministro della giustizia Merrick Garland. La Casa Bianca stima che il 22 per cento delle armi possedute dagli americani siano state acquistate senza i cosiddetti “background check” e che circa 23mila persone in più dovranno ottenere la licenza come rivenditori dopo l'entrata in vigore della norma fra un mese.