Quella di Gershkovich è una sentenza senza precedenti, degna della censura dei tempi di Stalin

A Mosca i giornalisti occidentali sono stati a lungo nel mirino, ma nell’intera storia russa non esistono precedenti di un giornalista straniero condannato per spionaggio, come è accaduto a Evan Gershkovich, il corrispondente del Wall Street Journal che ha ricevuto una sentenza di 16 anni di carcere, dopo un processo a porte chiuse, senza prove e senza testimoni.