Siu, l’influencer colpita al petto è in fin di vita: fermato il marito. La Procura: «È un tentato omicidio»

diGiusi Fasano e Floriana Rullo

Biella, la vittima al 118: «Sono caduta». L’influencer trentenne da giovedì scorso è ricoverata a Novara in prognosi riservata e in coma farmacologico, con un foro nel petto

Non è «caduta in casa battendo contro una cassettiera». E non «ha tentato il suicidio». È stato qualcos’altro a ridurre in fin di vita Soukaina El Basri, l’influencer trentenne di origini marocchine di Biella — in arte Siu — che da giovedì scorso è ricoverata a Novara in prognosi riservata e in coma farmacologico, con un foro nel petto.

È stata un’arma — ancora non identificata — usata da suo marito, l’italiano Jonathan Maldonato, fino a ieri sera indagato a piede libero per tentato omicidio e dalla tarda serata in carcere in stato di fermo con la stessa accusa.

C’erano tante — troppe — cose che non tornavano nel suo racconto, per altro modificato nel vano tentativo di allontanare da lui i sospetti. Era stato lui a parlare di una caduta accidentale ai soccorritori della prima ora. Per cambiare poi versione e raccontare invece di un tentativo di suicidio di lei, farfugliando teorie strampalate riguardo ai motivi e alle modalità. «Due ipotesi che non ci sono sembrate veritiere», ha spiegato ieri la procuratrice di Biella Teresa Angela Camelio.

«Il quadro indiziario è piuttosto preciso» valutavano già due giorni fagli inquirenti. Ieri la svolta. In particolare le testimonianza di alcune amiche strette di lei, che hanno fornito i tasselli mancanti del puzzle raccontando le confidenze raccolte da Siu in queste ultime settimane. Particolari importanti che hanno consentito alla Squadra mobile di Biella di chiudere il cerchio.

Lui,che sui social si fa chiamare Jonny Jonathan e che è un dipendente della Lavazza, nei giorni scorsi si è «tradito» raccontando una dinamica dei fatti che non stava in piedi, piena di contraddizioni e dettagli non spiegati.
Che la coppia fosse in crisi è stato chiaro agli investigatori già dalle prime ore dopo il tentato omicidio. Non è chiaro invece se lei gli avesse detto di volerlo lasciare come pare volesse fare da tempo. Quel che è certo è la smania di controllo — la gelosia — che lui aveva nei confronti di questa moglie bellissima e secondo lui troppo esposta al mondo, per via di quel lavoro da influencer che l’aveva resa popolare.

L’ostacolo, chiamiamolo così, che ha reso più complicate le indagini è stato il fatto che lei, Siu, prima di perdere conoscenza abbia confermato agli operatori del 118 che «sì, sono caduta»: proprio quello che aveva appena dichiarato il marito in quel momento accanto a lei. Poi l’aggravarsi delle sue condizioni, il buio, la terapia intensiva...

Siu rischia ancora la vita. Ha «un foro nel petto» compatibile con una coltellata o comunque un colpo dato con qualcosa di appuntito. Certo non con lo spigolo di una cassettiera . La ferita è nitida e non c’è contusione: niente lividi attorno, per intenderci. Qualcosa che è penetrato abbastanza in profondità da creare lesioni agli organi vitali e un’emorragia potenzialmente mortali.

Lui ieri si è presentato in ospedale incurante del fatto che sapeva benissimo di non poter vedere sua moglie, men che meno parlarle (così aveva disposto la procura). Sono stati i familiari di lei ad avvisare i medici e a chiedere di farlo allontanare. Con la sua casa sotto sequestro, viveva ormai da giorni dai suoi genitori, con le due bambine avute da Siu, 5 e 6 anni.

In una delle versioni che ha raccontato, Jonny Jonathan ha detto che l’incidente della cassettiera è avvenuto mentre lui era a un passo da sua moglie, indaffarato con le bambine nella loro cameretta. Al di là della sua versione, è possibile che le piccole abbiano davvero assistito al ferimento della madre. E non sarebbe stata la prima volta, per loro, sentire addosso l’angoscia della relazione in crisi fra mamma e papà. Ci sarebbero anche dei video e dei messaggi, che nel tempo Siu ha mandato alla sua famiglia, a testimoniare tutta la tristezza e l’ansia che le bimbe vivevano, loro malgrado, in quella casa. «C’era tensione», la riassume la procuratrice Camelio. E in attesa e nella speranza che Siu si riprenda, è praticamente certo, adesso, l’intervento del tribunale dei minori per definire proprio la sorte delle due piccole, data l’evoluzione dell’inchiesta contro il padre.

23 maggio 2024

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