La crisi della Lega: Salvini arriva ultimo e gli alleati temono sgambetti al governo

Alla tavolata di Palazzo Chigi, per il «pranzo di lavoro» post elettorale, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani si sono accomodati con umori diversi. Due raggianti, uno crucciato. Facile indovinare chi dei tre commensali avesse il sorriso stirato. Dal voto in Abruzzo, la Lega esce ancora una volta ridimensionata: -120mila voti rispetto al 2019. È vero, non c’è stato un tracollo come in Sardegna due settimane fa, quando gli ex lumbard erano ruzzolati al 3,7%, ma nella tornata che ha assegnato il bis a Marsilio il Carroccio deve accontentarsi del 7,6%.