«Soffocò la figlia di tre mesi in ospedale»: 36enne di Altamura condannato a 29 anni di reclusione

Difonzo era stato condannato in primo grado alla pena di 16 anni di reclusione, con l’accusa di omicidio preterintenzionale. La Procura impugnò la sentenza dinanzi alla Corte d’Appello ipotizzando il reato di omicidio volontario premeditato. I giudici riconobbero la colpevolezza di Difonzo condannandolo all’ergastolo. La difesa, però, sollevò una serie di eccezioni dinanzi alla Cassazione che vanno dalla fondatezza degli indizi di colpevolezza alla qualificazione giuridica del fatto reato. Inoltre le perizie rilevarono che Difonzo fosse affetto dalla «Sindrome di Munchausen» per procura”, ossia quella condizione psichiatrica per la quale si tende ad esercitare violenza sugli altri per attirare l’attenzione su di sé.
La piccola Emanuela morì nel febbraio del 2016, dopo aver trascorso 67 giorni in ospedale per problemi respiratori. Tali problemi sarebbero stati provocati da un precedente tentativo di suo padre di soffocarla.