Opposizioni, rottura sulla RaiIl M5S diserta il sit-in del Pd:basta con la vostra ipocrisia

di Emanuele Buzzi

E i dem criticano Conte che non sceglie tra Biden e Trump

Opposizioni, rottura sulla Rai

Scontro nell’opposizione. Pd e Cinque Stelle rompono sulla Rai e maturano una distanza sulle presidenziali Usa. Le frizioni sfociano dopo l’invito del Pd a tutte le forze di opposizione a scrivere insieme una riforma della Rai e a partecipare al sit-in di protesta nei confronti dell’attuale gestione del servizio pubblico tv in programma il prossimo 7 febbraio.

A stretto giro arriva l’ok di Azione alla riforma (�l’obiettivo � arrivare a presentare una proposta congiunta. Ci stiamo lavorando�, dice Carlo Calenda, che allo stesso tempo si sfila dalla protesta davanti alla sede Rai), mentre il Movimento si tira fuori. A prendere le distanza � Barbara Floridia, presidente della Vigilanza Rai. �La Rai � Tele-Meloni? La pressione politica e partitica sulla Rai non � un fenomeno che nasce con Giorgia Meloni, ma � radicato nei decenni e si � consolidato definitivamente con la legge Renzi approvata dal Pd nel 2015�, spiega Floridia, lanciare l’idea di un tavolo con tutti i partiti per la riforma di viale Mazzini da mettere in campo dopo le Europee.

I dem provano insistere: �� vero che non � un problema che nasce con il governo Meloni, ma questo non significa che non si possa provare a risolverlo con un’iniziativa comune tanto pi� con l’impegno di Elly Schlein, che ha la credibilit� necessaria per farlo, non avendo mai partecipato a lottizzazioni del passato�. Intanto, la presa di posizione M5S viene attaccata subito da Renzi: �Conte ha mostrato il suo volto di stampella al governo. Conte sostiene apertamente la Rai meloniana perch� i Cinque Stelle hanno avuto tutto quello che volevano�.

Le polemiche non si placano e interviene lo stesso presidente M5S a spiegare la scelta di non partecipare alla protesta. �Non ci sembra risolutivo n� credibile un sit-in lanciato da un Pd indignato�, dice Conte. Che punge i dem: �Dobbiamo mettere da parte l’ipocrisia�. Le parole di Conte, stavolta, vengono raccolte dai capigruppo pd Francesco Boccia e Chiara Braga: �Spiace leggere anche oggi alcune dichiarazioni di Giuseppe Conte. Siamo sinceramente sorpresi che il Pd sia diventato l’oggetto delle sue polemiche strumentali�. E concludono: �Per noi, per il Pd, l’avversario da battere resta questa maggioranza e il governo di Giorgia Meloni�.

Ma ad animare i dem non sono solo le parole sulla Rai ma anche il fatto che il leader M5S abbia evitato a Che tempo che fa di fare una scelta tra Biden e Trump. L’ex ministro Arturo Parisi sferza: �� questo il “massimo riferimento di tutti i progressisti?”�. Nel Pd mostrano un certo malessere e si limitano a sottolineare �l’incertezza� di Conte, mentre Renzi e Calenda lo attaccano ancora. Anche qualche stellato esprime perplessit� per la mancata presa di posizione: �Come possiamo pensare di guidare una coalizione progressista? A volte le scelte chiariscono l’identit�.

Fine del primo round. Ma oggi potrebbe gi� esserci un secondo scontro. Alla Camera, infatti, � in programma la presentazione del libro di Roberto Speranza �Perch� guariremo. Dai giorni pi� duri a una nuova idea di salute�. All’evento dovrebbero partecipare sia Conte sia Schlein. Un faccia a faccia potrebbe scattare. Fonti vicine ai vertici del Movimento cercano di stemperare il clima e sottolineano: �Chiaramente non � Schlein l’obiettivo della nostra presa di posizione, ma il sistema Pd�. E pungono: �Sulla Rai il Pd ha fatto il bello e il cattivo tempo per decenni�.

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29 gennaio 2024 (modifica il 29 gennaio 2024 | 21:40)

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