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Il caso-Scurati, un evento da insegnare nelle scuole di comunicazione e giornalismo
La cancellazione dell’intervento sul 25 aprile di Antonio Scurati da parte della Rai diventa un formidabile caso di scuola da insegnare in tutte le facoltà di comunicazione, nelle scuole di giornalismo, nelle Academy, nei corsi sulla tv.
1. Alla base, c’è una regola da non dimenticare. Una volta che un testo viene censurato c’è il forte rischio che il testo stesso non sia più controllabile e percorra una sua strada imprevedibile: “Effetto boomerang”. Così è successo: il testo è stato letto da Serena Bortone (se sarà punita dalla Rai diventerà “martire”), da Massimo Gramellini e da Roberto Vecchioni su La7, è stato pubblicato da quasi tutti i giornali, è stato trasmesso in radio e apparso sul web. Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha proposto a tutti i suoi colleghi il 25 aprile di leggere dal palco delle celebrazioni della festa della liberazione il monologo censurato. Fosse andato in onda, qualcuno l’avrebbe pure criticato per la scrittura.
2. L’effetto boomerang è stato acuito dalle contraddittorie motivazioni fornite dall’azienda. Alla fine non si è capito se la censura è dovuta ai contenuti dell’intervento, al compenso pattuito, a un pasticcio dell’ufficio contratti. Un’azienda che vive di comunicazione non può dire che l’incidente è avvenuto per “difetto di comunicazione: “Effetto Ferragni”.
1. Alla base, c’è una regola da non dimenticare. Una volta che un testo viene censurato c’è il forte rischio che il testo stesso non sia più controllabile e percorra una sua strada imprevedibile: “Effetto boomerang”. Così è successo: il testo è stato letto da Serena Bortone (se sarà punita dalla Rai diventerà “martire”), da Massimo Gramellini e da Roberto Vecchioni su La7, è stato pubblicato da quasi tutti i giornali, è stato trasmesso in radio e apparso sul web. Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha proposto a tutti i suoi colleghi il 25 aprile di leggere dal palco delle celebrazioni della festa della liberazione il monologo censurato. Fosse andato in onda, qualcuno l’avrebbe pure criticato per la scrittura.
2. L’effetto boomerang è stato acuito dalle contraddittorie motivazioni fornite dall’azienda. Alla fine non si è capito se la censura è dovuta ai contenuti dell’intervento, al compenso pattuito, a un pasticcio dell’ufficio contratti. Un’azienda che vive di comunicazione non può dire che l’incidente è avvenuto per “difetto di comunicazione: “Effetto Ferragni”.