DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
GERUSALEMME — I palloncini arancioni volano in un cielo sopra Tel Aviv cos� azzurro che fa ancora pi� male, sarebbe stata una bella giornata. I palloncini arancioni riempiono la saletta dell’asilo al kibbutz Nir Oz, avrebbe dovuto essere una giornata normale. Tal Mosseri — uno dei personaggi televisivi pi� amati dai bambini — canta �mi chiamano gingi�, il nomignolo in ebraico per i rossi di capelli. Il piccolo Kfir Bibas � ormai il pel di carota che tutti gli israeliani vorrebbero coccolare, il protagonista di una favola dell’orrore con il Paese in angoscia per il lieto fine.
Il primo compleanno di Kfir, il più piccolo degli ostaggi di Hamas: amore, rabbia e palloncini
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Rapito con il fratello e la mamma, divisi dal pap�: �Riportateli a casa�

Ha compiuto ieri un anno, aveva poco meno di nove mesi quando i terroristi di Hamas l’hanno portato via con la madre e il fratellino Ariel, il padre separato dai paramilitari e diviso anche durante la prigionia, una tortura in pi�. Il video ripreso la mattina del 7 ottobre dalle videocamere dei jihadisti mostra Shiri che prova a proteggere i due bimbi con uno scialle bianco mentre i palestinesi la spintonano, i ciuffi rossi che saltano fuori da quell’abbraccio di tessuto, l’istinto sar� stato di nasconderli al male, che non li vedesse e non lo vedessero.
In piazza dei Dispersi, il quadrato di pietre bianche davanti al museo di arte contemporanea a Tel Aviv, i famigliari degli ostaggi — di quelli rilasciati e del centinaio ancora tenuti a Gaza — hanno celebrato �il compleanno pi� triste�, del festeggiato c’erano solo le foto, nessun bambino a soffiare sulla candela, anche se i partecipanti hanno espresso insieme lo stesso desiderio. Kfir � il rapito pi� giovane, avrebbe dovuto essere rilasciato con la mamma e il fratellino durante la pausa nei combattimenti e lo scambio di prigionieri alla fine di novembre dell’anno scorso, i fondamentalisti prima hanno spiegato di non sapere in quale segreta fossero tenuti, poi hanno dichiarato che i tre erano stati uccisi in un bombardamento israeliano. In un video di crudele guerra psicologia mostrano Yarden mentre gli annunciano la morte degli amati. L’esercito continua a considerarli in vita.
�Siamo come robot — racconta Jimmy Miller, cugino di Shiri — tentiamo ogni strada perch� niente si sta muovendo�. I parenti degli oltre 240 sequestrati restano uniti, quelli che hanno potuto riabbracciarli e quelli che restano abbracciati alla speranza. Liz Hirsh Naftali, la cui nipotina Abigail ha compiuto 4 anni in cattivit� prima di essere rilasciata il 26 novembre, accusa Benjamin Netanyahu di �aver lasciato fallire altre intese per la liberazione degli ostaggi perch� ha bisogno che la guerra vada avanti per restare in carica�. Il premier — rivela Canale 13 — nei giorni scorsi avrebbe deciso da solo, senza consultare gli altri membri del consiglio ristretto, di irrigidire le posizioni verso un possibile accordo. I suoi consiglieri hanno replicato che i capi di Hamas pretendono la fine del conflitto �e questo � inaccettabile�.
Ogni sabato sera Miller sale sul palco in piazza con la maglietta arancione e guida lo slogan che ormai i famigliari si sono sgolati a ripetere (�Riportateli a casa�) a cui la folla risponde �Adesso�. � consapevole che quell’adesso � sempre pi� urgente, sta diventando tardi per i prigionieri, pu� solo sperare che Shiri, Yarden e i piccoli resistano. �Mi chiamano gingi, dicono che io sia un eroe e non so perch�.
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19 gennaio 2024 (modifica il 19 gennaio 2024 | 07:04)
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