Con quale frequenza un ciclo mestruale irregolare può essere associato a disturbi cardiovascolari?

diPaolo Vercellini

Alcune condizioni, come la sindrome dell’ovaio policistico, possono costituire l'origine dei disordini endocrino-metabolici associati all’aumento di rischio di malattie come infarto, ipertensione, diabete

Con quale frequenza un ciclo mestruale irregolare è associato a disturbi cardiovascolari?

(Getty Images - nel riquadro Paolo Vercellini)

Ho letto che cicli mestruali più lunghi o più brevi della media possono essere collegati a un rischio elevato di malattie cardiache: è vero? Quali sono i criteri per capire se il ciclo è normale o meno?

Risponde Paolo Vercellini, direttore Ginecologia, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

La normale durata del ciclo mestruale, cioè il periodo di tempo intercorrente tra l’inizio di due flussi successivi, varia da 22 a 34 giorni. Cicli di durata inferiore o superiore vengono definiti «irregolari». Un ampio studio è stato condotto nel Regno Unito su 58.056 donne, con l’obiettivo di verificare l’esistenza di associazioni tra la regolarità e la lunghezza del ciclo mestruale e alcuni eventi cardiovascolari. Le donne, con età media di 46 anni al reclutamento, sono state seguite per circa dodici anni.

Cicli irregolari

Rispetto alle donne con cicli regolari, quelle con cicli irregolari erano a rischio aumentato di patologie cardiovascolari e fibrillazione atriale, una particolare aritmia cardiaca. Inoltre, le donne con cicli corti sono risultate più colpite da cardiopatia ischemica e infarto del miocardio. Altri dati dal Regno Unito, riguardanti oltre 700mila pazienti seguite per 26 anni, confermano che l’irregolarità del ciclo è associata a un maggiore rischio di ipertensione, diabete, patologie cardiovascolari e cerebrovascolari.

Patologie cardiovascolari

Anche uno studio condotto su circa 80mila infermiere americane, seguite per 24 anni, ha evidenziato un rischio aumentato di patologie cardiovascolari in donne con cicli irregolari, specialmente se eccessivamente lunghi. Lo stesso studio aveva precedentemente dimostrato che donne con cicli irregolari e lunghi erano a rischio leggermente aumentato di morte prima dei 70 anni, principalmente per cause cardiovascolari.

Sindrome dell’ovaio policistico

L’aumento di probabilità osservato in tutti gli studi è generalmente limitato e non si è sempre tradotto in aumento di mortalità. Inoltre la causa non è da ricercare nelle anomalie del ciclo per sé, bensì in altre condizioni, come per esempio la sindrome dell’ovaio policistico, che possono determinarne l’irregolarità e costituire la vera origine dei disordini endocrino-metabolici associati all’aumento di rischio cardiovascolare. Una condizione simile è stata osservata anche nelle donne con endometriosi, pur in assenza di irregolarità del ciclo.

Alimentazione sana

Questi dati si aggiungono alle evidenze che complessivamente dimostrano l’impatto di diversi fattori riproduttivi sulla salute cardiovascolare della donna e sottolineano l’importanza di un’alimentazione sana, regolare esercizio fisico, astensione dal fumo, contenimento del peso e tempestivo riconoscimento e trattamento di dislipidemie e ipertensione.

4 maggio 2024

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