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Orlov, il Nobel per la pace ammanettato e incarcerato: condannato a due anni e mezzo di prigione
MOSCA – Lo hanno portato via in manette, scortato da decine di agenti antisommossa dal volto coperto e coi cani al guinzaglio. Oleg Orlov, storico volto della dissidenza russa, cofondatore e presidente di Memorial, l’ong Nobel per la Pace messa al bando dalle autorità. Un uomo di settant’anni, occhialini neri, capelli e baffetti bianchi, trattato come il più pericoloso dei criminali per aver scritto un testo contro l’offensiva russa in Ucraina.