Crisi media americani: Los Angeles Times annuncia il licenziamento di un quinto della redazione
Il Los Angeles Times ha annunciato il licenziamento di oltre un quinto della sua redazione, in piena crisi dei media americani, mentre i giornalisti di Condè Nast, che comprende Vanity Fair, Vogue e GQ, hanno manifestato a New York contro un piano di licenziamenti.
Almeno 115 giornalisti del Los Angeles Times saranno licenziati, per far fronte a perdite annuali tra i 30 e i 40 milioni di dollari, ha annunciato il proprietario, il miliardario e imprenditore biotecnologico Patrick Soon-Shiong, sulle pagine dell'importante quotidiano californiano, fondato 142 anni fa.
"La decisione di oggi è dolorosa per tutti, ma è imperativo agire rapidamente e prendere provvedimenti per costruire un giornale vitale e fiorente per le generazioni future", con più abbonamenti e introiti pubblicitari, ha dichiarato l'uomo d'affari, che aveva acquistato il giornale per 500 milioni di dollari nel 2018.
"Crediamo ancora nel Los Angeles Times e nel ruolo importante che svolge in una democrazia vivace. Ma un giornale non può svolgere questo ruolo se il suo personale è ridotto all'osso", ha lamentato il sindacato del giornale, mentre il Paese si prepara a una tesa campagna presidenziale nel 2024, probabilmente tra Joe Biden e Donald Trump.
Le difficoltà riguardano anche i media dell'era di Internet come Vice Media, in bancarotta da maggio, mentre ad aprile BuzzFeed ha annunciato la chiusura del suo sito web di notizie BuzzFeed News, con 180 licenziamenti.
Inoltre 400 giornalisti e dipendenti sindacalizzati del gruppo Condè Nast, che comprende testate come Vanity Fair, Vogue e GQ, martedì hanno interrotto il lavoro per 24 ore per protestare contro i termini di un piano di licenziamenti all'interno del gruppo.
A New York, ai piedi dell'edificio One World Trade Center dove Condè Nast ha i suoi uffici, più di un centinaio di lavoratori hanno manifestato sotto la pioggia e poi nel freddo umido, evitando volontariamente la copertura delle nomination agli Oscar di Hollywood.
A novembre, Condè Nast ha annunciato l'intenzione di licenziare il 5% del personale, ossia circa 300 persone. Ma il sindacato del gruppo, costituito nel 2022, sta protestando contro un piano che riguarda il 20% dei suoi membri e che equivale a un "attacco mirato", secondo uno dei suoi leader, Ben Dewey.