Colli Verdi, anziano trovato morto in casa: fermata la badante di Carlo Gatti per omicidio

Svolta nelle indagini per la morte di Carlo Gatti, l’89 enne pensionato trovato morto il 4 febbraio con profonde ferite alla testa nella sua casa a Canavera di Ruino, frazione di Colli Verdi, nell’ Oltrepo Pavese. I carabinieri hanno fermato la badante dell’uomo, Liliana Barone, di 45 anni, sua parente, che da anni viveva con lui. L’accusa è di omicidio volontario, ma le indagini sono ancora in corso e solo i risultati dell’autopsia consentiranno agli inquirenti di capire se l’accusa possa essere eventualmente derubricata a omicidio preterintenzionale.

La donna era stata portata ieri sera in caserma a Voghera per essere interrogata dal magistrato Paolo Mazza e si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Sul caso indagano i carabinieri del nucleo operativo di Pavia, guidati dal tenente colonnello Sandro Colongo, e della compagnia di Voghera.

Il corpo di Gatti, che era originario di Ruino, era stato ritrovato in un lago di sangue ai piedi del letto: a dare l’allarme era stata proprio Liliana Barone, moglie del nipote di Gatti, Massimo Fontana, che viveva da anni in casa del pensionato con la sua famiglia e per il quale era rimasta ad occuparsi dopo la scomparsa della moglie di Gatti e anche dopo la separazione dal marito, che si era invece trasferito in una casa vicina. La donna aveva riferito ai paramedici di aver provocato la morte dell’anziano, senza spiegarne modalità e ragioni: adesso si trova in carcere a Vigevano.