Sinéad O’Connor è morta per una malattia polmonare e per asma. Non fu suicidio o overdose

Sinéad O’Connor è morta per cause naturali. Non si è trattato di un gesto estremo (che aveva già tentato di compiere in passato) e nemmeno di overdose, come alcuni tabloid inglesi avevano ipotizzato. A un anno esatto dalla scomparsa della cantante, avvenuta il 26 luglio 2023, The Irish Independent ha svelato il vero motivo, riportato nel certificato di morte. Proprio questa settimana, infatti, il produttore John Reynolds, il primo ex marito della cantante e ancora molto legato a lei (hanno avuto un figlioJake, 39 anni, che lavora come chef) aveva depositato a Londra il certificato di morte. 
Secondo i medici legali, Sinéad è mancata a seguito di un «aggravamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva e dell’asma bronchiale, unito a infezioni di basso grado delle vie respiratorie inferiori». Sia l'asma che la broncopneupatia cronica ostruttiva provocano un’ostruzione delle vie respiratorie, di grado variabile. Nel caso della seconda, però, l’ostruzione può diventare irreversibile, con danni permanenti.
Possente nella voce, fragile nella vita, la cantante irlandese, che combatteva da anni con la depressioneera stata trovata, ormai esanime, in un appartamento modesto a Herne Hill, uno dei sobborghi nella zona Sud di Londra, dove era tornata a vivere dopo 23 anni. Aveva annunciato l'uscita di un nuovo album e un tour in Australia, Europa e Stati Uniti. Ma sui social alternava momenti di tranquillità alla disperazione. Nel 2022, aveva vissuto la morte del figlio diciassettenne Nevi’im Nesta Ali Shane O’Connor (per tutti Shane, nato dal legame con il musicista irlandese Donal Lunny).  «Mio figlio diciassettenne si è tolto la vita nel 2022. Da allora vivo come una creatura notturna non morta» aveva scritto l'artista sui social. Oltre a Shane, la cantante aveva tre figli: Jake Reynolds, Roisin Waters, 27 anni e Yeshua Bonadio, 18.