Elezioni, ora tocca ad Abruzzo e Basilicata. A giugno il clou con le Europee

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di Cesare Zapperi

Ecco il quadro delle prossime elezioni con i candidati e gli schieramenti in campo. Si parte con l’Abruzzo il 10 marzo, la Basilicata il 21 e 22 aprile

Elezioni, ora tocca ad Abruzzo e Basilicata. A giugno il clou con le Europee

Nemmeno il tempo di smaltire euforie e depressioni per il risultato delle elezioni regionali in Sardegna e gi� si riparte alla volta di nuove consultazioni. Prima in Abruzzo e dopo un mese in Basilicata, antipasto della grande tornata elettorale del 9 giugno quando insieme alle Europee si voter� per il Piemonte e per il rinnovo di oltre 3500 consigli comunali (comprese citt� come Firenze, Bari, Cagliari, Bergamo, Modena, Reggio Emilia, Lecce, Pesaro). E pi� avanti si voter� anche in Umbria.

Il primo appuntamento � fissato per il 10 marzo. In Abruzzo si sfideranno Marco Marsilio, di Fdi, ex senatore e presidente della Regione uscente, ricandidato dal centrodestra, e Luciano D’Amico, ex rettore dell’universit� di Teramo, gi� presidente della societ� di traporto pubblico regionale Tua, a capo di una coalizione di centrosinistra allargata al Movimento Cinque stelle, il famoso campo largo che in Sardegna Alessandra Todde ha portato alla vittoria. Secondo il sondaggio Winpoll, Marsilio raccoglierebbe il 50,4% delle preferenze contro il 49,6% di D’Amico (Pd-M5S- Italia Viva- Azione), escludendo gli indecisi e coloro che non intendono votare (34%).

Per la Basilicata � stata indicata la data (il 21 e 22 aprile), ma � ancora presto per avere i nomi dei candidati presidenti. Sul fronte di centrodestra, si dovrebbe andare verso la conferma del presidente uscente Vito Bardi, indicato di Forza Italia. La Lega aveva fatto capire di voler ridiscutere la scelta, ma quel che � successo in Sardegna (dove non si � voluto confermare l’uscente) ha indotto a non toccare nulla. Per quanto riguarda il centrosinistra, i giochi non sono ancora fatti, nemmeno sull’ipotesi di un’alleanza tra Pd e M5S. Quanto ai candidati, il Pd ha annunciato il sostegno ad Angelo Chiorazzo che non piace a M5S e sinistra. Da tempo circolano voci su Roberto Speranza. Conte difficilmente potrebbe dire no al suo ex ministro, ma Speranza non ha mai avallato l’ipotesi.

In Piemonte si voter� in concomitanza con le Europee. E’ sicura la ricandidatura del presidente uscente Alberto Cirio (Forza Italia), mentre il “campo largo” non c’� e anzi i due partiti faticano a trovare un’intesa nonostante stiano trattando da mesi: i rapporti nel Consiglio comunale di Torino sono tesi tra Pd e i M5S, con ricadute inevitabili sulla trattativa regionale. Il Pd ha in campo due candidature: quella di Daniele Valle, area Bonaccini, e Chiara Gribaudo, vicina alla segretaria Schlein. Dopo un’accelerazione nelle scorse settimane, anche su richiesta di Conte e Schlein, una serie di tavoli della potenziale coalizione sono finiti in un nulla di fatto. Le distanze tra Pd e M5S locali sono antiche e continuano a mostrarsi difficilmente sanabili.

Alle Europee il 9 giugno lo schema cambi completamente perch� si vota con il sistema proporzionale e quindi ognuno corre per s�. E cos� si spiega la forte concorrenza anche dentro le coalizioni di centrodestra e di centrosinistra che mandano in fibrillazione gli schieramenti. Il risultato delle Europee per� avr� un grande peso politico. Sar� un test per la tenuta del governo, specie nella misurazione dei nuovi rapporti di forza tra Fratelli d’Italia e Lega, ma anche per misurare a che punto � la competizione tra Pd e M5S.

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28 febbraio 2024 (modifica il 28 febbraio 2024 | 10:52)

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