La Transnistria chiede protezione alla Russia. E i vecchi file atomici spaventano gli alleati

di Fabrizio Dragosei

Nella regione separatista vivono 220 mila cittadini russi e sono gi� di stanza circa 1.500 soldati dell’Armata. Il Cremlino: non abbandoneremo i nostri compatrioti

La Transnistria chiede protezione alla Russia. E i vecchi file atomici spaventano gli alleati

Sale la tension e in Transnistria, dove il Congresso locale ha chiesto alla Duma russa di �implementare misure per difendere� la regione separatista e filorussa della Moldavia dalla �crescente pressione� del governo filooccidentale di Chisinau. Nella regione, che confina con l’Ucraina, vivono secondo gli stessi parlamentari 220 mila cittadini russi e sono gi� di stanza circa 1.500 soldati dell’Armata, ufficialmente inviati in missione di pace. Mosca ha risposto che la �protezione� degli interessi dei suoi �compatrioti� � una �priorit�, mentre per il governo moldavo si tratta �di pura propaganda�.

Dottrina nucleare

Intanto documenti segreti risalenti a dieci anni fa e ottenuti dal Financial Times sembrano indicare che la Russia prevedeva la possibilit� di ricorrere ad armi nucleari tattiche non solo in risposta a un attacco atomico, ma pure in caso di grosse difficolt� del suo esercito. Anche nell’eventualit� di un’invasione del suo territorio o della perdita del 20% dei sottomarini armati di missili balistici.
I dossier, che soprattutto erano indicazioni per l’esercitazione delle unit� militari interessate, sono certamente datati, ma indicano una cosa che gli esperti giudicano assai preoccupante. Al di l� delle linee fissate dalla dottrina di Difesa, viene confermata una particolare �disinvoltura� dei vertici russi, pronti a ricorrere a qualsiasi strumento ritenuto utile per raggiungere i propri scopi. Le norme fissate dallo stesso presidente Putin stabiliscono che il ricorso all’arma atomica pu� avvenire solo in due casi. Il primo � se il Paese viene attaccato con gli stessi ordigni da un’altra potenza. Il secondo � quando l’esistenza dello Stato fosse messa in pericolo.

�Armi miracolose�

Il capo del Cremlino ha ripetuto, pure recentemente, di escludere la necessit� di ricorrere a questo tipo di mezzi, anche perch� oggi la Russia avrebbe una netta superiorit� nel campo tradizionale, pure grazie a nuove armi �miracolose� che sono state annunciate e in parte testate. La Russia dispone per� di duemila bombe atomiche tattiche, di limitata potenza, da poter usare in teatri di guerra particolari senza scatenare un conflitto globale.
Di un possibile ricorso a questo strumento si era parlato tempo fa, quando gli ucraini sembravano poter riconquistare terreno. Si disse che un’esplosione atomica di limitata potenza, magari in una zona quasi disabitata, avrebbe avuto un effetto deterrente. Pare per� che gli esperti russi abbiano concluso che, invece, un evento di quel tipo avrebbe seriamente rischiato di provocare una reazione da parte di Stati Uniti o Gran Bretagna.

Esercitazioni

I documenti avuti dal Financial Times citano anche altre situazioni nelle quali sarebbe ipotizzabile il ricorso a ordigni tattici: la distruzione del 30% dei sottomarini nucleari d’attacco; quella di almeno tre incrociatori o tre aeroporti militari; un attacco simultaneo su centri di comando terrestri o sulla costa.
L’altro aspetto interessante dei documenti segreti � l’attenzione che gli alti vertici militari ponevano alla salvaguardia del confine russo-cinese. In un dossier che parla di una esercitazione, si prevede esplicitamente un’invasione cinese e il ricorso all’atomica per respingere una eventuale seconda ondata. Oggi i rapporti con Pechino sono decisamente buoni. Ma esperti occidentali fanno notare come il Cremlino continui a rafforzare le sue capacit� nucleari in Estremo Oriente, vicino alla frontiera con la Cina. E buona parte dei sistemi d’arma installati hanno solamente la capacit� di raggiungere il territorio cinese.
A tenere poi alta la tensione, ha contribuito l’annuncio dello sviluppo da parte di Mosca di un nuovo simulatore di esplosione nucleare da utilizzare �per l’addestramento pratico delle truppe specializzate�. Il nuovo ordigno prende il posto di due vecchi modelli sovietici ormai obsoleti, denominati IU-59 e IAB-500. Si tratta di finte bombe che simulano gli effetti di una deflagrazione atomica, un mezzo per esercitare le truppe ma, secondo gli ucraini, anche uno strumento per intimidire gli avversari, facendo capire che Mosca � pronta a usare le bombe vere.


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29 febbraio 2024 (modifica il 29 febbraio 2024 | 10:33)

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