Diniz, c.t. del Brasile prima di Ancelotti: chi è

Alle etichette momentanee, ormai, Fernando Diniz ci sar� abituato da un pezzo, e quella di traghettatore del Brasile non dovrebbe quindi pesargli pi� di tanto. A 49 anni, il tecnico ad interim della Sele��o, � gi� stato definito idealista, maestro, folle, incompreso, perdente, genio e infine principale artefice del trionfo del Fluminense, che ha guidato a inizio novembre alla vittoria della prima Copa Libertadores nella storia del club, grazie al 2-1 sul Boca Juniors.

In discussione nelle qualificazioni Mondiali

A pochi giorni di distanza da quel successo, il 17 novembre, un altro 2-1, subito in rimonta dal suo Brasile contro la Colombia (contro cui la Sele��o non aveva mai perso nelle qualificazioni Mondiali) rimette tutto in discussione, specialmente con la sfida all’Argentina di Messi e Lautaro alle porte. Da settimane l’opinione pubblica calcistica brasiliana � spaccata in due: chi non vede l’ora dell’approdo di Ancelotti, che dovrebbe diventare nuovo tecnico del Brasile da luglio 2024 dopo l’addio al Real Madrid, e chi ritiene Diniz la guida ideale dei verdeoro a lungo termine. Di certo, quello dell’allenatore brasiliano � un percorso netto, fatto s� di pochi trofei vinti (per ora), ma di convinzioni forti sia sul piano tecnico-tattico che su quello umano.

La vittoria in Copa Libertadores con il Fluminense

Il 2023 ha segnato le prime vittorie ad alto livello di Fernando Diniz, dopo una carriera da allenatore iniziata nel 2009. A inizio anno sono arrivati i trionfi statali nel Campionato Carioca e nella Ta�a Guanabara da tecnico del Fluminense, ma il suo vero gioiello � rappresentato dalla Copa Libertadores, il trofeo continentale americano pi� importante che il club non aveva mai vinto e che ha finalmente alzato il 4 novembre 2023, dopo una vittoria per 2-1 sul Boca Juniors ai tempi supplementari. Nel percorso verso la finale, il Flu ha raccolto alcuni risultati eclatanti: dal 5-1 rifilato al River Plate, al 2-1 in rimonta nella semifinale di ritorno contro l’Internacional, con due reti negli ultimi 10’. Al termine di quel ribaltone, l’ex Real Madrid Marcelo disse: �Questa qualificazione � tutta “colpa” di Diniz�.

Uno psicologo che migliora i giocatori

Quando si parla di successi, per�, a Diniz non piace parlare soltanto dei trofei in bacheca, bens� di tutti quei casi in cui la sua gestione ha portato ad una crescita, umana e professionale, di un calciatore allenato. E gli esempi sono tanti: solo nel suo ultimo Fluminense (lo aveva gi� allenato nel 2019), i tifosi hanno assistito alla seconda primavera di Ganso, tornato a brillare dopo aver deluso le aspettative in Europa, alle stagioni da 35-40 gol vissute dal bomber argentino German Cano a 35 anni, o all’esplosione del talento John Kennedy dopo un passato tormentato. D’altronde, terminata una modesta carriera da calciatore, decise di intraprendere gli studi per diventare psicologo, un percorso che arriv� a influenzare persino la tesi finale presentata al corso per diventare allenatore, intitolata: �L’importanza della leadership del tecnico in una squadra di calcio�. Per Diniz, � necessario comprendere a fondo la natura umana di ogni giocatore per aiutarlo a tirare fuori il meglio, un approccio che rappresenta il pilastro di ogni sua gestione.

Il gioco funzionale: possesso e creativit�, ma all'opposto di Guardiola

Ma sono soprattutto i principi di gioco dell’allenatore, riassunti sotto il termine �Dinizismo�, ad esercitare un grande fascino sugli addetti ai lavori e appassionati di calcio brasiliani. Diniz crede fortemente in uno stile di gioco che sia eredit� del futebol de rua, il calcio di strada che spesso in Brasile � la porta principale di accesso a questo sport per i bambini, e capace di �riscattare il lato ludico del calcio�, come ha spiegato in un’intervista a Espn. Inventiva e creativit� sono due tra le chiavi principali del gioco funzionale o �aposizionale� di Diniz, basato s� sul possesso palla ma, per il resto, concettualmente opposto dalla corrente posizionale capeggiata da Pep Guardiola, che limiterebbe la capacit� di improvvisare dei giocatori, costretti a occupare spazi, e quindi posizioni predefinite. Nel �Dinizismo� il riferimento � innanzitutto il pallone, attorno al quale i giocatori sono chiamati ad avvicinarsi ma con estrema libert� di scambiarsi tra loro posizioni e funzioni all’interno di una fitta rete di passaggi continui. Non � raro, in una squadra di Diniz, trovare anche cinque, sei o sette giocatori (difensori, terzini, centrocampisti, attaccanti…) in zona palla: chi passa la sfera si sposta poi in uno spazio libero cos� da creare un’altra linea di passaggio, fino a progredire verso la porta avversaria, dove la creativit� del calciatore deve farla da padrona.

Il �ritorno alle origini� dopo il rigore di Tite

Si tratta di uno stile che tocca quelle corde capaci di divertire ed emozionare i brasiliani, contenendo quegli elementi fondativi di una cultura calcistica basata, da sempre, su fantasia e libert� di esprimersi. � eloquente il fatto che in molti ritengano Diniz un simbolo del ritorno alle origini dopo il calcio efficace ma (per alcuni, il dibattito sarebbe lungo) rigido di Tite, che sulla panchina verdeoro ha ottenuto ottimi risultati ma senza portare ci� che nel Paese conta veramente, la sesta Coppa del Mondo.

Il caso John Kennedy, simbolo del Dinizismo

A segnare il 2-1 nei tempi supplementari che ha sancito la vittoria del Fluminense contro il Boca Juniors nella finale di Copa Libertadores � stato John Kennedy, talento classe 2002 che per�, prima della gloria, � stato molto vicino a perdersi. In seguito all’approdo in prima squadra, Kennedy aveva collezionato diversi episodi che ne avevano messo in dubbio la disciplina, dall’auto ritirata dalla polizia dopo il ritrovamento di marijuana (pare che fosse per� di suoi conoscenti), a ritardi e multe che avevano convinto il club a mandare il giocatore in prestito al Ferroviaria. All’epoca, Diniz disse: �Abbiamo gi� perso molti John Kennedy. Far� di tutto per aiutarlo ad avere una vita degna nel calcio, in modo che, quando smetter�, possa vivere di ci� che � riuscito a costruire grazie a questo sport�. Il ritorno al Flu, nel 2023, lo ha visto assoluto protagonista. Gol del pareggio in semifinale di Libertadores contro l’Internacional e poi panchina fino all’80’ in finale contro il Boca, prima di entrare accompagnato dall’incoraggiamento profetico di Diniz: �Tu farai il gol del titolo!�. Detto, fatto: splendido destro di collo all’angolino e coppa al Fluminense.

Lo stile di Diniz nel Brasile e Neymar �difensore�

Fin dai primi allenamenti alla guida del Brasile dopo la fine dell’era Tite, Diniz ha cercato di imporre ai verdeoro i propri principi di gioco, per quanto essi possano risultare complessi da assimilare specialmente nel breve periodo. Gi� nel Fluminense il tecnico si era reso noto per l’abitudine, mantenuta anche nella Sele��o, di allenare i suoi giocatori in almeno due o tre posizioni diverse. Nelle sue primissime sessioni, il portiere Ederson � diventato giocatore di movimento in una delle partitelle, mentre a Neymar e Richarlison � stato chiesto di occupare la funzione di difensori coinvolti nell’uscita di palla dal basso. Interrogato sulle novit� apportate da Diniz, Danilo della Juventus ha risposto: �� una grande sfida. Lui sa che � impossibile giocare il suo calcio ideale fin dall’inizio, ma vuole che i suoi giocatori si divertano. Questo porter� gioia anche alla gente, � il suo obiettivo principale�.

La convocazione di Endrick, sulle orme di Ronaldo il Fenomeno

A suo modo, Diniz � gi� entrato nella storia con la scelta di convocare per la prima volta, per le partite pi� recenti di qualificazione al Mondiale, il talento 2006 del Palmeiras Endrick, gi� acquistato dal Real Madrid per luglio 2024 (leggi QUI chi �). A 17 anni e tre mesi, Endrick � stato il convocato pi� giovane della Sele��o dai tempi di Ronaldo il Fenomeno, e con l’esordio contro la Colombia � diventato il quarto giocatore pi� giovane a debuttare con il Brasile, dopo Pel�, Edu e Coutinho. Su di lui, Diniz ha detto: �Bisogna abbassare un po’ le aspettative, non deve ricevere pressione. Io vedo un potenziale gigantesco, pu� diventare in futuro uno di quei giocatori leggendari del calcio brasiliano. Ma questo lo dir� il tempo�.

Traghettatore verso Ancelotti o allenatore definitivo?

In Brasile, l’opinione pubblica calcistica � tanto schizofrenica quanto in altri Paesi (ma forse anche un pelo di pi�). Dopo il 5-1 alla Bolivia, nella prima partita con Diniz in panchina, in molti si chiedevano se davvero la Sele��o avesse bisogno di Ancelotti, dopo aver trovato finalmente un allenatore in grado di vincere, divertire ed emozionare. Come spesso accade, per�, i risultati seguenti hanno ribaltato tutto: vittoria per 1-0 striminzita contro il Per�, pari con il Venezuela e poi due sconfitte consecutive (non era mai successo al Brasile nelle qualificazioni Mondiali) contro Uruguay e Colombia, che hanno evidenziato come il �Dinizismo� sia forse ancora indigesto per la Sele��o, che fatica per ora ad assimilarne i principi e risulta spesso fragile difensivamente. Tutto questo ha portato altri opinionisti ad augurarsi che questa parentesi finisca presto, per lasciare spazio ad un vincente affermato come Carlo Ancelotti. Verosimilmente, gli umori nazionali continueranno ad oscillare in base alle prossime partite, a partire dalla sfida all’Argentina fissata per il 22 novembre. In questo scenario, la voglia del Brasile di accogliere Carletto dipender� inevitabilmente da quanto Diniz riuscir� a plasmare una Sele��o simile a quel Fluminense che ha appena conquistato l’America.

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