Mahmood e le sue ferite: «Da piccolo mi bullizzavano perché sovrappeso, gli insulti razzisti mi danno ancora fastidio»

di Andrea Laffranchi

Il cantante a Sanremo per la terza volta con �Tuta Gold� e racconta del suo passato

Mahmood e le sue ferite: «Da piccolo mi bullizzavano perché sovrappeso, gli insulti razzisti mi danno ancora fastidio»

Due vittorie su due. Questo il tabellino di Mahmood al Festival di Sanremo, esclusa la prima volta fra le Nuove proposte del 2016. Quella di �Tuta gold� sar� la terza presenza. E, delle due, l’una: o roviner� la sua statistica di vincente con �Soldi� e �Brividi� o finir� come con Binda nel 1930, campione di ciclismo pagato per non correre il Giro d’Italia altrimenti i suoi avversari non si sarebbero presentati. �Se vinco ancora mi tirano i pomodori�, ride Mahmood.

Il Festival � il pretesto per rimettere in moto la sua musica, ferma da tempo. Il suo ultimo album, �Ghettolimpo�, � del 2021. E da allora ci � andato piano anche con i feat e i singoli (�Brividi� nel 2022 e �Cocktail d’amore� a fine 2023): un ritmo che non segue quello accelerato della musica di questi tempi. �L’unico modo per sopravvivere in questo mondo � ascoltare la musica che ci piace e non pensare alle strategie discografiche che inquinano l’arte. Il mio obiettivo � restare puro. Devi viaggiare, conoscere persone e non pensare a quella parte strategica. Devi vivere per poter scrivere nuove canzoni�. Il 4 aprile partir� un tour europeo di 17 date, in estate ci saranno i festival, ma prima di tutto ci sar� finalmente nuova musica. La settimana dopo il Festival uscir� �Nei letti degli altri�: �� un disco il cui filo conduttore sono le emozioni e l’affrontare situazioni diverse nelle relazioni, che siano sentimentali o interpersonali�.

Relazioni e sentimenti che popolano anche �Tuta gold�, il brano in gara. Un baile funk travolgente in cui Alessandro rimugina su una storia finita, sullo sfondo di nottate passate fra club e rave, fumo e sesso, bugie e amore. All’improvviso uno squarcio dal passato remoto: �Mi hanno fatto bene le offese/ quando fuori dalle medie le ho prese e ho pianto/ Dicevi ritornatene al tuo paese/ Lo sai che non porto rancore/ anche se pap� mi richieder�/ di cambiare cognome�. �Tutto il brano � un viaggio fra il presente e i ricordi, anche quelli spiacevoli. Ringrazio tutte le situazioni infelici della vita perch� sono riuscito a superarle in un modo che mi ha fortificato e reso pi� grande a livello emotivo�. C’� tanto di personale. Il bullismo subito da adolescente: �Fisicamente non ero grande e grosso come adesso, ma un ragazzino sovrappeso con gli occhiali�. Ci sono gli insulti razzisti che gli venivano rivolti solo perch� aveva un padre e un cognome egiziani. Insulti che ancora oggi qualcuno gli sputa addosso sui social: �Oggi come allora hanno lo stesso sapore�. Quindi il rapporto burrascoso col padre che l’estate scorsa lo ha invitato a �cambiare cognome� visto che nelle canzoni si vede dipinto come quello che ha abbandonato la famiglia: �Ho messo quel passaggio perch� sono finalmente riuscito a superare il tema�.

Sulla copertina c’� un Mahmood a letto, in versione onirico-cyber �e anche bambinesco visto che ho in braccio Gudam� in uno scatto di Frederik Heyman: �� il nostro posto sicuro: sei l�, guardi il soffitto e rifletti, fai autoanalisi, ci porti le persone che ami, esorcizzi i problemi. La title track parla degli sbagli commessi in passato nelle relazioni e del fatto che nei letti fai quegli stessi errori che non vorresti siano fatti a te. In questi due anni e mezzo in cui ho lavorato al disco, poi, ho viaggiato tanto e dormito in letti diversi, sono persino tornato a casa di mia mamma praticamente da trentenne...�. Una popstar mammona? �Avevo conquistato l’indipendenza prendendo la prima casa in affitto ed � bruciato il palazzo... Il ritorno mi andava stretto ma con mamma ci sto bene, siamo Cip e Ciop�.

Ci saranno molte collaborazioni nel disco. In attesa dell’uscita svela alcuni feat: Tedua e Chiello in coppia e la belga Ang�le: �� un disco che nasce dalla mia esigenza di avere libert� artistica, che poi � l’unica cosa che mi permette di seguire questa passione senza renderla un lavoro. Per questo nella serata delle cover di Sanremo porto i Tenores di Bitti, le origini sarde di mamma, per fare “Com’� profondo il mare”: Dalla raccontava come il mare e pensiero siano ugualmente liberi e non abbiano limiti�.


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1 febbraio 2024 (modifica il 1 febbraio 2024 | 07:07)

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