Giletti e i 70 anni della Rai: nessun ritmo e nessuna sostanza, solo una noiosa e funerea chiacchierata tra amici

L’occasione dei 70 anni avrebbe dovuto rappresentare un evento, una serata fuori dall’ordinario, una festa di quella che un tempo veniva definita �la pi� importante industria culturale del Paese�. A un racconto pieno di curiosit� si � sostituita una noiosa e un po’ funerea chiacchierata fra amici, con collegamenti esterni al limite del dilettantesco, con il solo scopo di celebrare il ritorno di Giletti in Rai (lui e Chiambretti sono i classici cavalli di ritorno, da affiancare a quello di Viale Mazzini). Tanto per rimarcare il carattere di festa, Giletti si � persino permesso con la sua vecchia amica Antonella Clerici una velenosetta battuta sull’ultima esibizione di John Travolta. E che tristezza vedere Giancarlo Magalli su un trespolo come un pappagallo, lui che sostiene di essere stato maestro di tanti. Le trasmissioni costruite sull’accumulo, con tanti, troppi ospiti, con gli intermezzi musicali pensati solo per spezzare l’incombente tediosit�, con i testi scritti perch� non si conosce la materia di cui si parla (quella conoscenza che ti permette di fare collegamenti e stabilire nessi) non funzionano mai. A mezzanotte non era ancora successo nulla di rilevante. Come diceva il grande Lelio Luttazzi, non basta uno smoking per fare un conduttore. Il programma � stato prodotto dalla direzione Intrattenimento Prime Time (Marcello Ciannamea).