MilleMiglia, il programma fedeltà di Alitalia finisce nelle mani di Trenitalia
Italia Loyalty Spa, la società di Alitalia in amministrazione straordinaria che possiede MilleMiglia (o MyMiglia, com’è la nuova denominazione), finisce nelle mani di Trenitalia, del gruppo Ferrovie dello Stato. Con esso anche i nomi e i contatti di circa 6,2 milioni di persone che negli ultimi anni si sono iscritte allo storico programma fedeltà dell’ex compagnia di bandiera. Si conclude così un lungo lavoro da parte dei commissari per trovare un nuovo proprietario di quello che un tempo era una delle poche voci in attivo di Alitalia. L’ultimo invito pubblico a presentare un’offerta risaliva alla primavera di un anno fa.
Il divieto per Ita
Il programma MilleMiglia aveva cambiato nome della società quando l’amministrazione straordinaria aveva ceduto — per 90 milioni di euro — i marchi e le licenze di Alitalia a Italia Trasporto Aereo Spa, l’azienda interamente del ministero dell’Economia che ha poi creato l’aviolinea tricolore Ita Airways. Tra i tanti paletti posti dalla Commissione europea al momento del decollo di Ita c’era anche quello del «divieto» ad acquistare il programma fedeltà di Alitalia. Infatti Ita ha dovuto creare «Volare».
La prima asta
Nel novembre 2021 i commissari di Alitalia in amministrazione straordinaria avevano messo in vendita MilleMiglia a 50,56 milioni di euro. Ma nessuno si era presentato alla gara, giudicando elevata quella cifra e in un momento in cui la pandemia faceva sentire ancora i suoi effetti nel trasporto aereo. Nel 2022, dopo diversi anni di utili, il programma fedeltà ha registrato una perdita.
L’archivio commerciale
Non è al momento chiaro a quanto ammonti l’esborso preciso per rilevare Italia Loyalty Spa. Quello che è certo è che Trenitalia potrà aggiungere al suo database commerciale i nomi e i contatti di 6,2 milioni di persone che negli ultimi tempi stava utilizzando le miglia accumulate in precedenza con Alitalia per acquistare voli, prenotare alberghi e fare shopping online.
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