Mentre a Napoli l’europarlamentare Andrea Cozzolino era da tre mesi ai domiciliari su mandato di arresto europeo firmato dal giudice istruttore belga Michel Claise, lo stesso magistrato a met� del maggio scorso firmava la sospensione del mandato di arresto per il ministro del lavoro del Qatar Ali bin Samikh Al Marri, considerato il principale corruttore nell’inchiesta sulle presunte interferenze nel parlamento europeo esercitate dallo stesso Qatar e dal Marocco. Cadute le accuse per Al Marri? No, realpolitik. Il Qatar aveva mediato con l’Iran per la liberazione di un attivista belga arrestato per spionaggio a Teheran. Poco dopo il celebrato Claise si dimetter� dall’inchiesta per conflitto di interessi ed un mese fa � stato annunciato che lascer� le indagini, che hanno mostrato sin dall’inizio evidenti lacune e accuse che non sono ancora provate, anche il procuratore federale Raphael Malagnini che andr� a fare il revisore dei conti del lavoro. Ora il mandato � stato ritirato definitivamente.
Qatargate, la realpolitik dei giudici belgi. Tenevano ai domiciliari Cozzolino e «liberavano» il gran corruttore
La magistratura di Bruxelles ha firmato la sospensione del mandato di arresto per il ministro del Qatar Al Marri. La mediazione di Doha con l’Iran per la liberazione di un attivista belga. I dubbi delle confessioni di Panzeri

Corruttore
La decisione della revoca del mandato per Marri, accusato di aver versato una valanga di denaro a Panzeri e al suo �socio� Francesco Giorgi, sarebbe legata, secondo la stampa belga, alla mediazione svolta da Doha che ha permesso di ottenere il rilascio nello stesso mese dell’operatore umanitario ed attivista Olivier Vandecasteele arrestato in Iran per spionaggio. Al Marri resta formalmente sotto indagine, ma fonti belghe sostengono che ora difficilmente potr� essere processato, a differenza di coloro ai quali avrebbe dato i sodi. Nei giorni scorsi la magistratura belga (che dipende dal potere politico) ha ritirato anche il mandato che riguardava Bettahar.
�Pi� soldi�
�Se ci sei tu allora io raccolgo pi� soldi�, dice Antonio Panzeri all’amica Maria Arena in un’intercettazione dell’agosto 2022. Nonostante le indagini le assegnino un ruolo di notevole spessore, l’europarlamentare dei Socialisti & Democratici non sar� subito coinvolta nel Qatargate, tanto che per questo l’ex vice presidente del Parlamento europeo Eva Kaili accuser� gli inquirenti belgi di averla favorita. Gli indizi che su Arena ci sono fin dall’inizio emergeranno negli atti solo dopo che il celebrato giudice istruttore Michel Claise lascer� le indagini per conflitto di interessi, quando si scopre che suo figlio � in societ� con quello della Arena.
Anche appalti
Socialista, 42 anni, Arena in Belgio � un personaggio politico di spicco. Suo fratello � molto vicino al potente ex premier Elio Dirupo e il suo ex marito � sposato con l’attuale ministra degli esteri. Con Panzeri � stata tra i primi a finire sotto la lente dei servizi nonostante sia protetta dall’immunit� parlamentare. Senza che sia stato mai chiesto al parlamento europeo di rimuoverla, gli 007 la intercettano a dicembre 2021 mentre Panzeri le dice che la sua permanenza nella commissione �Droi� � molto importante per lui: �Rimarrai l� per le ragioni che conosci�. Ad agosto 2022, parlando di �soldi e appalti�, le dice ancora: �Non ti mettere fuori gioco� (…) �perch� se ci sei tu allora io raccolgo pi� soldi...�. Arena risponde ridendo: �Devi spiegarmi dove li prendi i soldi...�. Panzeri: �Devi metterti in questa prospettiva, perch� i soldi ci sono, ma io vorrei aumentarli, perch� secondo me sei forte per certe cose�, aggiunge pronunciando cifre (50, 1.500) che i servizi non riescono ad interpretare, ma che sono certi arrivino dal Qatar e siano somme �molto importanti�. In un’altra intercettazione, Panzeri racconta che in Qatar Al Marri gli ha regalato un rolex ed �una collana con una rosa, un gioiello�, che ha dato ad Arena che viaggiava con lui.
Lo zio ambasciatore
Arena viene anche intercettata mentre dice all’amico Abderrahim Atmoun, l’ambasciatore di Rabat in Polonia, considerato l’ altro pagatore di tangenti, che suo figlio Ugo Lemaire, 32 anni, sta per recarsi in Marocco. Il diplomatico le risponde che per ogni evenienza il giovane potr� chiamarlo direttamente� e che in Marocco �pu� dire di avere uno zio ambasciatore�. La polizia ha trasmesso a Claise (prima che si dimettesse) una informativa sui movimenti di Ugo Lemaire, socio di suo figlio Nicolas nella Brc & Co che commercializza cannabis a basso contenuto di Thc. La cosa davvero curiosa � che mentre i poliziotti riferiscono con estrema precisione nomi, cognomi e data di nascita di tutti coloro che lo hanno accompagnato in viaggi, quando arrivano ad un tale Nicolas Claise non sono in grado dare la sua data di nascita. L’informativa entra negli atti solo il 19 luglio scorso, a ben 8 mesi dagli arresti e solo dopo che gli avvocati di Tarabella tirano fuori la storia della societ� dei figli di Arena e Claise. Lo stesso giorno viene perquisita l’abitazione di Ugo Lemaire dove spuntano 280 mila euro in contanti. Se Panzeri, Giorgi e Kaili furono arrestati anche per i contanti che gli furono trovati, per Arena e figlio non c’� nessuna conseguenza.
�Sono un lobbista�
Arrestato nella retata che il 9 dicembre 2022 sconvolge il Parlamento europeo ed interrogato subito senza avvocato, Panzeri nega di aver pagato tangenti per influenzare la politica europea a favore di Marocco e Qatar, ma ammette immediatamente di avere fatto il lobbysta e di non aver pagato le tasse sui i circa 2,5 milioni che in quattro anni ha incassato in nero dai due paesi, 600 mila dei quali sono stati trovati a casa sua. Che si tratti di una storia di lobbysmo ne sono convinti anche i servizi segreti belgi (Vsse), che hanno fatto nascere l’inchiesta e che, nella relazione con la quale hanno trasferito il caso alla magistratura ordinaria, il 13 luglio 2022 scrivono chiaramente che �nelle istituzioni europee esiste una rete che coinvolge un lobbysta, plurimi parlamentari europei ed assistenti parlamentari� che operano a favore di Qatar e Marocco. Non parlano mai di tangenti. La Polizia federale fa proprio il lavoro della Vsse e in una informativa di una settimana dopo alla Procura federale trasforma l’attivit� di lobbysmo nella accusa �corruzione pubblica� senza per� che si capisca chi ha ricevuto le tangenti, dove, quando e per quale atto concreto.
�Altri nomi�
I poliziotti lasciano che Panzeri si sfoghi per ore, poi lo gelano con quello che i suoi avvocati (quando potranno assisterlo) definiranno uno �stratagemma� per fagli �pressione�: sua moglie e sua figlia sono state arrestate in Italia. Se vuole che escano, deve pentirsi e fare il nome di due persone coinvolte ed avr� solo sei mesi di galera. L’ex eurodeputato italiano di Articolo Uno cede e coinvolge inizialmente Maria Arena e Marc Tarabella, altro eurodeputato italo-belga. Agli inquirenti non basta, vogliono �altri nomi�. Con una spericolata inversione che solleva molti dubbi sulla genuinit� delle sue dichiarazioni presenti e future, compare davanti al giudice Claise escludendo, stavolta, categoricamente il coinvolgimento di Arena. Nei verbali che riempir� nelle settimane successive torner� ad accusare Tarabella, coinvolger� Kaili e i deputati europei Andrea Cozzolino (Pd) e Lara Comi (FI), confermer� le accuse su Al Marri fornendo, per�, elementi solo su presunte dazioni denaro agli ultimi due, sulle quali non risultano esserci riscontri. La questione non � perch� Arena non sia stata coinvolta, ma perch� per molto meno lo sono stati gli altri, a partire da Eva Kaili finita in carcere per una flagranza di reato molto dubbia, legata ai 600 mila euro in contati trovati in una valigia che il padre aveva prelevato a casa sua per consegnarla, su indicazione della figlia, a Panzeri al quale il denaro apparteneva. Kaili ha sempre detto di aver visto per la prima volta i soldi quella mattina, quando fu arrestato anche Giorgi. Sui biglietti bancari ci sono le impronte del compagno Francesco Giorgi, considerato il socio di Panzeri, ma non quelle di Kaili, che quindi non li ha mai toccati. Dopo che hanno passato le indagini alla magistratura ordinaria belga, i servizi su sarebbero dovuti fermare. Invece hanno continuato ad indagare. Lo dimostra il fatto che il giorno degli arresti gli 007 sorvegliano la casa di Kaili, che fino a quel momento non ritenevano facesse parte della �rete� di Panzeri. Quando vedono il padre della ex giornalista greca uscire con un trolley dall’abitazione che condivide con il compagno Giorgi avvisano la polizia. Saranno i poliziotti a trover� la valigia piena di contanti nell’albergo dell’uomo e ad arrestarlo in flagranza di reato per aver tentato di far sparire le prove di un crimine, accusa che viene estesa a Kaili permettendo di arrestarla nonostante l’immunit�. Anche su questo Kali ha chiesto da mesi l’intervento a del Parlamento a tutela della protezione dell’istituzione, ma l’Eurocamera fino ad ora nel Qatargate non si � certo distinta per coraggio.
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21 novembre 2023 (modifica il 21 novembre 2023 | 09:41)
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