La squadra di Inzaghi ha qualcosa in pi�, una voglia di rivincita quasi rabbiosa. Ha margine per crescere e non abbassare il ritmo
(LaPresse)
Prima di Juve-Inter, Massimiliano Allegri ha provato a esagerare: �Lo hanno detto loro stessi che sono i favoriti per lo scudetto�. La frase non risulta agli atti, anche se sia Inzaghi che Marotta sono gli unici che hanno ripetuto di puntare alla vittoria del campionato, concetto comunque ben diverso. Ma � anche vero che serate come quella del Maradona — �una prova di forza� secondo lo stesso Inzaghi — parlano da sole: l’Inter che ha battuto Milan e Roma in casa, � tornata con i tre punti da Torino sponda Toro, Bergamo e Napoli ed � uscita con un punto e qualche rimpianto dallo Stadium, risponde in pieno all’identikit della Grande Favorita.
Matura, anche sorniona, nel giocare tante partite dentro ai 90’, capace di fare in modo sempre diverso le stesse cose, l’Inter quest’anno ha qualcosa in pi�, che sta marcando la differenza. Non � solo la fame di Inzaghi e del suo gruppo e non � nemmeno la profonda autostima instillata dal cammino Champions della scorsa annata. C’� una voglia di rivincita quasi rabbiosa da parte dell’allenatore e del suo gruppo: dopo la volata persa con il Milan e dopo la lunga serie di sconfitte dello scorso torneo, con un sovraccarico di critiche non tutte illegittime ma nemmeno tutte accettabili, quello di Simone III � un regno con le idee chiare, illuminate, ma anche con quella durezza che fa la differenza e che � emersa per un attimo nelle interviste post partita a Napoli.
La mappa delle conquiste in campionato � gi� puntellata di bandierine, ma per ora anche lo scudetto d’inverno � distante e tanto per cambiare la prossima trasferta sar� di fascia alta, in casa Lazio. Con l’Udinese sabato Inzaghi dovrebbe ritrovare Bastoni e oggi sapr� per quanto dovr� fare a meno di De Vrij e Dumfries: un’emergenza, quella in difesa, gestita grazie alla rosa lunga, ma anche alla capacit� del tecnico di farsi trovare pronto, come dimostra la prestazione di Carlos Augusto, figlia del turnover quasi scientifico.
Un altro segnale indicativo di crescita � quello di Sommer. Le doti di esplosivit� del portiere erano note, ma il miglioramento nella costruzione � costante e incoraggiante: dopo l’azione del pareggio con la Juve avviata dal numero 1 svizzero, a Napoli si � visto per la prima volta un suo filtrante lungo rasoterra per Lautaro, che era una delle specialit� di Onana.
Pi� in generale l’Inter sembra avere margini di crescita ancora da esplorare, utili per non abbassare il ritmo, tenendo conto che tra fine gennaio e inizio febbraio vivr� giorni molto caldi: prima il viaggio in Arabia per l’inedita finale a 4 di Supercoppa (21-25 gennaio) poi, grazie al calendario asimmetrico, subito il ritorno con la Juve a San Siro (4 febbraio), non lontano dagli ottavi di Champions. Per provare a staccare i bianconeri — che poi avranno di nuovo il vantaggio di non giocare le coppe europee — l’Inter deve essere pressoch� perfetta.
E deve essere anche molto solida al suo interno, perch� proprio gennaio e febbraio potrebbero essere i mesi decisivi per il futuro della gestione Suning: il prestito triennale del fondo americano Oaktree scade il 20 maggio, ma per rifinanziarlo, trovare un socio o vendere ci sono tempi tecnici da considerare. �Zhang � giovane, bravo, ambizioso, ha voglia di fare il presidente dell’Inter — ha detto ieri l’ad Marotta —. E quindi speriamo che rimanga, facciamo tutti il tifo per lui�. Programmare, in questa situazione di incertezza pu� rivelarsi complicato e bisogna giocare d’anticipo, seguendo la mappa scudetto: il modo migliore per non perdere mai la rotta.
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5 dicembre 2023 (modifica il 5 dicembre 2023 | 07:31)
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