
Israele - Hamas, le news di oggi. Mousavi, Iran giura vendetta: “Israele cominci il conto alla rovescia”. Riappare Sinwar
Hamas-Anp contro Netanyahu, vuole cancellare palestinesi
L'Autorità nazionale palestinese (Anp) e Hamas hanno respinto le dichiarazioni del premier israeliani Benjamin Netanyahu, che secondo alcun media locali ha detto ieri in una riunione del suo partito Likud di essere pronto a incoraggiare la migrazione volontaria dei palestinesi dalla Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente araba Al Jazeera. Il Ministero degli Esteri dell'Anp ha affermato che è necessaria una "posizione internazionale coraggiosa per fermare immediatamente l'aggressione contro la Striscia e il crimine di pulizia etnica e di sfollamento prima che sia troppo tardi". Il movimento islamista palestinese ha detto invece che non permetterà a Israele "di approvare alcun piano che cancelli o allontani il popolo dalla sua terra e dai suoi luoghi santi".
Media: il bilancio del raid su Maghazi salito a 106 morti
E' salito ad almeno 106 morti il bilancio delle vittime del bombardamento aereo israeliano che ha colpito lunedì il campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta sul suo sito web l'agenzia di stampa americana Associated Press, citando i registri del vicino ospedale di Al-Aqsa. Un precedente bilancio fornito dal ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas parlava di almeno 70 morti. Si tratta di uno dei raid israeliani più sanguinosi dall'inizio dell'operazione militare. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno avviato una "verifica" sull'attacco aereo condotto sul campo profughi di Maghazi, ha riferito ieri la radio militare di Israele. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dato notizia di testimonianze "strazianti" raccolte dalle sue équipe nell'ospedale della Striscia dove si trovano le vittime del bombardamento.

Lapid: “Israele non fa abbastanza per riavere gli ostaggi”
Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha affermato che il Paese "non sta facendo abbastanza" per riportare indietro gli ostaggi presi da Hamas, come riporta The Times of Israel. Lapid, che ha rifiutato di entrare nel gabinetto di guerra, ha detto che gli ostaggi dovevano essere riportati a casa "immediatamente": "Dobbiamo fare di tutto e faremo di tutto per riportarli indietro, tutti", ha affermato.
Dodici razzi lanciati dalla Striscia di Gaza verso Ashkelon
Dalla Striscia di Gaza sono stati lanciati almeno 12 razzi contro la città costiera meridionale israeliana di Ashkelon, come riporta il Times of Israel. Le sirene d'allarme hanno suonato nella zona di Ashkelon, così come nelle vicine comunità di Netiv Hàassara, Zikim e Karmia. Le riprese delle telecamere di sorveglianza di Netiv Hàassara mostrano il lancio di razzi.
Ministro israeliano domani a Washington per colloqui su Gaza
Il ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer, molto vicino al primo ministro Benyamin Netanyahu, è atteso a Washington oggi per colloqui sulla prossima fase della guerra a Gaza. Lo riferisce Axios. Gli Stati Uniti stanno esortando Israele a ridurre gli intensi combattimenti contro Hamas a Gaza che sta causando un crescente numero di vittime. Dermer, secondo quanto si apprende, incontrerà il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan, il segretario di Stato americano Antony Blinken e alcuni membri del Congresso. Le discussioni, sempre secondo quanto riferisce Axios, includeranno la questione di chi governerà la Striscia dopo la guerra. Un funzionario americano che ha preferito mantenere l'anonimato afferma che il principale punto di discussione tra i due Paesi è "come concludere le cose e in quale arco di tempo". Dermer è un ex ambasciatore israeliano negli Stati Uniti.

Sul Wsj "i tre prerequisiti per la pace" di Netanyahu
"Distruggere Hamas, smilitarizzare Gaza e deradicalizzare l'intera società palestinese": sono i "tre pre-requisiti per la pace" delineati dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, in un editoriale pubblicato sul Wall Street Journal. "Gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia, la Germania e molti altri paesi sostengono l'intenzione di Israele di smantellare il gruppo terroristico. Per raggiungere questo obiettivo, le sue capacità militari devono essere distrutte e il suo dominio politico su Gaza deve finire". In secondo luogo, Israele deve anche assicurarsi che Gaza non sia "mai più usata come base per attaccare" Israele. "Tra le altre cose, ciò richiederà l'istituzione di una zona di sicurezza temporanea sul perimetro di Gaza e un meccanismo di ispezione al confine tra Gaza e l'Egitto che soddisfi le esigenze di sicurezza di Israele e impedisca il contrabbando di armi nel territorio".
Netanyahu: "Paghiamo un prezzo molto alto per la guerra, ma non abbiamo altra scelta"

Alla luce dell'ipotesi che l'Autorità Palestinese amministrerà Gaza dopo la guerra, Netanyahu osserva che "l'aspettativa che l'Autorità Palestinese smilitarizzi Gaza è un sogno irrealizzabile". L'Anp, accusa, "attualmente finanzia e glorifica il terrorismo in Giudea e Samaria ed educa i bambini palestinesi a cercare la distruzione di Israele". "Le scuole devono insegnare ai bambini ad amare la vita piuttosto che la morte, e gli imam devono smettere di predicare l'uccisione degli ebrei". "La società civile palestinese deve essere trasformata in modo che il suo popolo sostenga la lotta al terrorismo piuttosto che finanziarlo". "Ciò richiederà probabilmente una leadership coraggiosa e morale", aggiunge Netanyahu, attaccando il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, che "non riesce nemmeno a condannare le atrocità del 7 ottobre".
Il leader di Hamas Sinwar torna a farsi sentire: “Non ci arrenderemo”
E' riapparso Yahya Sinwar, il leader di Hamas a Gaza. Nel suo primo messaggio dal 7 ottobre, l'uomo che è considerato la mente dell'attacco a Israele ha detto che il gruppo islamista non si arrenderà. "E' una battaglia feroce, violenta e senza precedenti contro Israele", ha detto Sinwar, che secondo Israele si nasconde nei tunnel sotterranei nell'area di Khan Younis, dove ora si concentra gran parte dei combattimenti. "Le Brigate Al Qassam (braccio armato di Hamas) distruggeranno l'esercito di occupazione, sono sul punto di schiacciarlo e non si sottometteranno alle condizioni dell'occupazione". Sinwar è il numero due di Hamas, ma si comporta come leader de facto, visto che controlla le operazioni politiche e militari all'interno della Striscia. Il capo dell'ufficio politico del movimento, Ismail Haniyeh, vive invece in esilio in Qatar.

Iran: “Israele cominci il conto alla rovescia”
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha minacciato Israele dopo l'assassinio del generale dei Guardiani della rivoluzione Razi Mousavi in Siria scrivendo su X che il governo dello Stato ebraico dovrebbe iniziare "il conto alla rovescia", alludendo chiaramente a una ritorsione da parte di Teheran. Lo riferisce Haaretz.
