Djokovic, i tremori e l'eliminazione dall'Atp di Ginevra contro Machac: «Sono preoccupato»
Djokovic viene eliminato dall'Atp d Ginevra da Machac: perde 2-1 e si dice «preoccupato», mentre i suoi fan sono in apprensione per il ritorno di quel tremolio alla mano che due anni fa lui stesso spiegò come un mix di tensione e nervosismo (nessun problema fisico)
«Certo che sono preoccupato. Quest'anno non ho giocato bene per niente, a parte qualche partita qua e là. Le cose sono quelle che sono, non mi vedo come il favorito a Parigi». Novak Djokovic, due giorni dopo aver festeggiato i 37 anni, ha lasciato l'Atp 250 di Ginevra, eliminato dal ceco Tomas Machac (6-4 0-6 6-1), amareggiato e quasi ridimensionato. Lo ha riconosciuto lui stesso, severo ma lucido dopo un'altra prestazione che ha lasciato tanta delusione. Anche qualche preoccupazione, in vista del Roland Garros. A Parigi dovrà difendere il titolo e anche il primato nella classifica Atp. Un Nole così per quanto ancora riuscirà a stare lassù?
E mentre lui si preoccupa del suo tennis e dei risultati, ai suoi fan non è piaciuto vederlo tremare a bordocampo.
L'evidente tremolio tuttavia non è una novità. Nel 2022, alle Atp Finals di Torino, contro Medvedev si verificò lo stesso episodio. E poi ancora nella finale contro Ruud. Allora Djokovic spiegò che quel fenomeno non dipendeva da alcun problema fisico ma era soltanto dovuto alla stanchezza, al nervosismo e alla tensione del match. Sensazioni che sono tornate (evidenti) anche ora a Ginevra.
La sconfitta contro Machac insomma ha fatto apparire (e ritornare) nuovi e vecchi fantasmi. E adesso? «Cercherò di prendere le partite una dopo l'altra. Non ho passato una bella serata e oggi è stata dura — ha ammesso ancora Nole dopo l'eliminazione di Ginevra —. Ho avuto delle sensazioni orribili durante la prima parte della partita. Non voglio togliere alcun merito a Tomas, che ha meritato la vittoria, ma non so cosa pensare di questa partita. Preferisco dimenticarlo. Non so nemmeno come ho fatto a vincere il secondo set. Speravo di giocare più di una partita quando sono venuto qui, e ne ho giocate tre. Ma vorrei potermi sentire meglio. Non è bello soffrire così in campo. È difficile concentrarsi sul tennis quando hai altro in mente. Spero solo di essere pronto per il Roland Garros».