Massimiliano Dona: «I miei 13 consigli per non farvi raggirare dal marketing al ristorante e al super e spendere il giusto»
Quante volte vi sar� capitato di pensare �tanto loro — negozianti, artigiani, ristoratori…— hanno il coltello dalla parte del manico�? Io non ne sono cos� convinto e ogni giorno sui miei profili social provo a dare a chi mi segue piccole dritte di autodifesa per diventare �Superconsumatori� felici. Proprio da questa missione e dall’interazione quotidiana con un pubblico di circa un milione di follower (tra Instagram, TikTok e Facebook), � nato il mio ultimo libro �Il carrello dalla parte del manico� (Vallardi, 256 pagine, 16,90 euro). Non � un inno al consumismo, ma un viaggio nel marketing, non solo del supermercato, set privilegiato dei miei video, ma anche di bar, ristoranti, piattaforme e-commerce, farmacie, negozi di abbigliamento, l’officina e il rivenditore d’auto. Il tutto, ci tengo a dirlo, con uno sguardo positivo, senza mai voler innescare polemiche e una battaglia inutile tra commercianti e consumatori, perch� � vero che questi ultimi hanno dei diritti sacrosanti, ma non vanno mai dimenticati i doveri e il rispetto reciproco.
I trucchetti
�Avere manico� equivale a dire �essere un guidatore provetto� e quindi attivare tutti quei superpoteri che sono autentiche tecniche di autodifesa del marketing. Un esempio? Mai lasciarsi prendere dalla fretta, vale su internet come al supermercato. E poi avete mai sentito parlare di �fomo�? � l’acronimo di �fear of missing out�, la paura di essere tagliati fuori. Con un esempio � pi� facile comprendere di cosa si tratta: accadde quando, per un nuovo tipo di famosi biscotti, i media contribuirono a diffondere l’idea che fossero un prodotto da non perdere e che andava comprato subito per non rimanere �tagliati fuori�. Da cosa, non si sa! Molte aziende su questa strategia hanno costruito il loro successo… Come faccio in molti dei miei video �sul campo�, svelo nel mio libro alcuni trucchetti del marketing: voi lo sapevate che il posto sullo scaffale ad altezza occhi � quello pi� ambito dai produttori? I prodotti alla rinfusa nei cesti al centro della corsia, poi, danno l’idea al consumatore che siano pi� convenienti, ma non � sempre cos�; cos� come � �marketing del supermercato� mettere la frutta ad inizio del percorso e le casse d’acqua alla fine: se fosse il contrario riempiremmo subito il carrello e non acquisteremmo altro. Per non parlare del marketing uditivo, cio� la scelta della musica giusta per accompagnare gli acquisti nei locali del supermercato e il marketing olfattivo su cui molte catene hanno fondato la propria riconoscibilit�.
La spesa? Meglio farla soli
Per difendersi invito i consumatori ad attivare i �super-poteri�: ho gi� detto quanto sia importante non farsi prendere dalla fretta, ma dovremmo anche riflettere prima di procedere all’acquisto se ci serve davvero quello che stiamo comprando… in questo la lista della spesa � un’utile alleata. Poi � meglio andare da soli al supermercato per evitare distrazioni e chiacchiere; sarebbe preferibile non comprare tutto nello stesso punto vendita, fare scorte se � possibile, approfittando di offerte e promozioni e non andare a fare la spesa a stomaco vuoto: sarete meno soggetti a tentazioni! C’� un argomento che nel libro, ma anche sui miei social � tra i pi� gettonati: la shrinkflation. Si tratta della sgrammatura, quel trucchetto che ormai utilizzano tutti i produttori (o quasi) di diminuire il prodotto nella confezione, lasciando il prezzo invariato. Pensavate che il rimpicciolimento dei gelati, estate dopo estate, fosse una suggestione legata alla vostra crescita? Non � cos�, i gelati si sono davvero ristretti anche se nel nome continuano a richiamare formati extra! E cos� � successo ai biscotti (sempre meno pezzi nelle confezioni), alle patatine, alla pasta, ai detersivi e alla carta igienica. La soddisfazione pi� bella � che sono proprio i consumatori a mandarmi le foto di prodotti rimpiccioliti!
Attenzione ai ristoranti
Ma i superpoteri si attivano anche al ristorante, argomento scottante dopo la calda estate degli scontrini pazzi con una vera e propria saga a chi la sparava pi� grossa. Se da una parte il consumatore dovrebbe attivare uno dei suoi �superpoteri� chiedendo il prezzo quando l’oste gli propone il piatto fuori menu (e d’altra parte sarebbe auspicabile che tutti i prezzi fossero ben esposti), dall’altra mi sembra paradossale lamentarsi del costo di un caff� a Piazza San Marco a Venezia o di una pasta con le vongole in Costa Smeralda se il prezzo, ancora una volta, era ben chiaro sul menu! In questo caso il �superpotere� � di scegliere un posto anzich� un altro a seconda delle proprie esigenze. Ci fanno pagare per togliere un ingrediente dalla pizza o per tagliare un toast? Oppure la mezza porzione non � prevista o non costa la met� (ma il 70 per cento ad esempio) come ci aspetteremmo? Se � indicato sul men� � un costo dovuto. Possiamo discutere sull’opportunit� del ristoratore (che difficilmente cos� far� un cliente che torner�), ma nulla a che dire dal punto di vista della legittimit�!
Forza, attenzione e sorrisi
Ma quindi chi � il Superconsumatore a cui mi riferisco? Non � chi non sbaglia mai, ma chi impara dalle sue debolezze, senza recriminazioni o sensi di colpa, che si rialza pi� forte, pi� attento e con il sorriso. E’ il sorriso quello che mi piacerebbe restituire a molti consumatori e commercianti che vivono il consumo come una battaglia per fregare l’altro ed � per questo motivo che il mio libro non termina con i consigli su come reclamare (che ci sono ma non nell’ultimo capitolo), ma proprio con dieci proposte per migliorare le cose, appunto �la tutela che vorrei� e per farlo serve la collaborazione di tutti, consumatori, imprese e istituzioni. E voi lo sapevate?
*Massimiliano dona � un avvocato, giornalista, Presidente di Consumatori.it, ma soprattutto divulgatore e content creator: con oltre 400k follower sui social network, la sua sfida quotidiana � portare a tutti i temi di consumo