Ferrari flop nelle qualifiche del Gp del Canada. Errori sugli assetti, perché Leclerc e Sainz sono andati in crisi
A Montreal la Ferrari non è riuscita a far funzionare le gomme: la colpa sarebbe nella preparazione della macchina. Vasseur: «Dobbiamo fare un lavoro migliore»
Il mondo alla rovescia. Dalle feste ai musi lunghi. Come si fa in due settimane a passare dalla pole di Montecarlo all’esclusione dalla top 10 a Montreal? La Ferrari era arrivata in Canada convinta di poter lottare per un’altra prima casella e per la vittoria. Una gara pazza – il meteo è incerto- potrebbe riaccendere le speranze dopo la peggiore qualifica della stagione su un tracciato considerato favorevole.
Leclerc: «Eravamo sempre lenti»
Leclerc, 11°, ha spiegato che i problemi sono cominciati nell’ultimo turno di libere: «Non siamo mai stati veloci tutto il giorno, poi avremmo potuto gestire meglio il Q2. È molto strano passare da un week end perfetto come quello di Monaco a questo e senza sapere il perché. Sono abbastanza inc...». In realtà le ragioni del flop vanno ricondotte nell'incapacità di mandare in temperature le gomme. Le (pessime) prestazioni di Leclerc e di Sainz, molto vicini fra loro, sottolineano un deficit, probabilmente individuabile nella preparazione della macchina. Gli assetti scelti non hanno consentito di accendere le coperture, nuove o usate che fossero: «La situazione non migliorava se passavamo ai nuovi pneumatici – ha rivelato Sainz che ha commesso anche un errore nel tentativo finale -, se mi avessero detto che avremmo faticato così in Canada non ci avrei creduto. Purtroppo dalle terze libere in poi ci mancavano completamente l’aderenza e e il bilanciamento».
Vasseur: «Non eravamo a posto»
Problemi inattesi dopo un venerdì tribolato per tutti – la pioggia intermittente non aveva consentito di girare con continuità e quindi di avere riferimenti attendibili- che comunque aveva lasciato sensazione positive ai ferraristi, sull’umido come sull’asciutto. «Abbiamo faticato tanto con le gomme e non siamo stati gli unici – ha ammesso Vasseur –: non abbiamo trovato la soluzione giusta su assetti e pressioni, dobbiamo fare in un lavoro migliore. Ma in gara sarà diverso, e possiamo sempre rimontare». Si è rivelata sbagliata anche la scelta di mandare i piloti in pista alla fine del Q2 con le gomme usate, perché? «Dovevamo lasciare l'ultimo set di nuove per il Q3: e poi Russell ha fatto la pole con le gomme usate, per cui era molto difficile capire il comportamento delle coperture stavolta».
Rimonta? Il Canada si presta
Il team principal non perde la fiducia, però sono tornati problemi che sembravano risolti: la Ferrari 2024 infatti tarda nel portare le gomme nella finestra giusta di funzionamento nel giro singolo, un limite già pagato sotto forma di posizioni in griglia. A Montreal il conto è stato salatissimo, ma l’isola di Notre-Dame in passato è stata teatro di clamorose rimonte o ribaltoni. A patto di capirci, qualcosa però. Perché passare dal sorriso alla depressione è un attimo.