Cori razzisti dell'Argentina: la Francia denuncia alla Fifa, Enzo Fernandez si scusa
I cori per la festa della Copa America hanno creato un caso. Soperattutto nel Chelsea, dove i francesi hanno smesso di seguire sui social Fernandez
È scontro tra Francia e Argentina. Stavolta, però, per una vicenda extracalcistica. In sostanza, la Federcalcio transalpina ha deciso di presentare un reclamo alla Fifa e intraprendere un’azione legale dopo i cori razzisti di alcuni componenti dell’Albiceleste, durante la festa per la vittoria della Copa America nella finale contro la Colombia (1-0 il 15 luglio, rete di Lautaro Martinez ai supplementari).
La Francia è furiosa, tanto che il presidente della Fff, Philippe Diallo, ha condannato «le inaccettabili dichiarazioni razziste e discriminatorie rivolte ai giocatori della nazionale francese». Cosa è accaduto? Ci sono stati cori ascoltati durante un video in diretta pubblicato sui social media dal centrocampista del Chelsea e dell’Argentina, Enzo Fernandez. È accaduto tutto sull’autobus della squadra durante le celebrazioni della vittoria.
«Giocano per la Francia, ma i loro genitori sono dell'Angola. La loro madre è del Camerun, mentre il loro padre è della Nigeria. Ma il loro passaporto dice francese», il coro incriminato, che già si era sentito durante il Mondiale in Qatar del 2022, vinto proprio dall’Albiceleste ai rigori contro i Bleus. Non l’ha presa bene, e non poteva essere il contrario, Wesley Fofana, compagno di squadra di Fernandez al Chelsea: «Il calcio nel 2024: razzismo senza freni», ha detto su X. Non solo.
Tutti i giocatori francesi di origini africane del Chelsea (oltre a Fofana, ci sono Disasi, Badiashile, Gusto, Ugochukwu, Nkunku) hanno smesso di seguire Fernandez su Instagram. Che ha chiesto scusa via social: «Il coro conteneva delle frasi altamente offensive e non ci sono assolutamente scusanti per questo. Sono contrario a ogni forma di discriminazione e mi scuso per essermi lasciato trasportare dall'euforia dei festeggiamenti. Quel video, quel momento, quelle parole, non rispecchiano il mio carattere o i miei valori. Sono profondamente dispiaciuto».