A Gaza un cecchino israeliano ha ucciso madre e figlia dentro una chiesa cristiana. L’accusa: «Continuava a sparare»

di Lorenzo Cremonesi

L’esercito apre un’inchiesta sulla morte di due donne cristiane alla Sacra Famiglia. L’appello del Papa: �Non dimentichiamo i nostri fratelli che soffrono per i conflitti�

A Gaza un cecchino israeliano ha ucciso madre e figlia dentro una chiesa cristiana. L’accusa: «Continuava a sparare»

La chiesa della Sacra Famiglia, l’unica parrocchia cattolica nella Striscia di Gaza

DAL NOSTRO INVIATO
GERUSALEMME — Il racconto ha ancora aspetti confusi. Non � chiaro se il cecchino israeliano abbia prima sparato alla mamma, Nahida Khalil Anton, o alla figlia Samar. Si sa per� che una � stata colpita mentre cercava di trascinare l’altra appena caduta a terra verso una stanza riparata. Ed entrambe sono morte mentre stavano andando ai bagni del complesso parrocchiale della Sacra Famiglia: uno dei pochi rifugi che sino a sabato a mezzogiorno erano considerati relativamente sicuri nell’inferno di macerie, tunnel ed esplosioni che caratterizza ormai la parte settentrionale di Gaza. �Noi gridavamo, imploravamo, ma il cecchino continuava a sparare. Dopo le due donne, ha colpito altre sette persone, di cui due sono ferite gravi e in pericolo di vita, ma nessuno pu� portare soccorso�, raccontano dall’interno della Chiesa assediata.

Un fatto giudicato gravissimo dalle Chiese cristiane della Terra Santa. Tanto che gi� l’altra sera il Patriarcato Latino aveva reso noto un duro comunicato in cui condannava l’aggressione senza mezze parole. �Prima degli spari non avevamo ricevuto alcun allarme, nessuna segnalazione�, si legge. Il patriarca in persona, il cardinale Pierbattista Pizzaballa di recente nomina, si � unito al coro che chiede l’intervento della comunit� internazionale per cercare una soluzione pacifica della crisi. E dai francescani della Custodia di Terra Santa si aggiunge che �questo modo di agire non � assolutamente giustificabile�. Nota il Custode, Francesco Patton: �Se si perde il valore della vita altrui significa che si � perso il senso della propria dignit�.

Il Papa si � dilungato ieri sui fatti di Gaza nella predica domenicale dell’Angelus insistendo sui particolari. �Nella Sacra Famiglia non ci sono terroristi, bens� famiglie, bambini, persone malate e con disabilit�, suore�, ha esclamato, insistendo che i �tiratori scelti� hanno anche danneggiato il convento delle Suore di Maria Teresa e il loro generatore, necessario per i macchinari medici di sostegno ai malati. Intervistato dalla Radio vaticana, il parroco della chiesa di Gaza, Gabriele Romanelli, ha voluto ricordare che le due donne morte erano �molto attive nella comunit� cristiana locale�, aggiungendo che, da dopo la settimana di tregua per gli scambi di prigionieri e ostaggi tra Israele e Hamas a fine novembre, negli ultimi giorni il quartiere di Zeitun, dove di trova la chiesa, era stato bombardato con intensit� crescente.

I portavoce militari israeliani replicano spiegando di �prendere molto sul serio le denunce ai danni ai siti religiosi, comprese le chiese che sono luoghi sacri per le comunit� cristiane, un gruppo minoritario in Medio Oriente�. Aggiungono di avere aperto un’inchiesta e che a met� giornata di sabato i soldati avevano individuato la presenza dei �terroristi di Hamas� nella zona della Sacra Famiglia. A loro dire, si erano poi messi in contatto con le chiese, ma non erano stati segnalati danni o vittime.

Tra la comunit� cristiana di Betlemme, Mitri Raheb, pastore 61enne della Chiesa evangelica luterana oltre che docente e scrittore noto per le sue posizioni a favore dell’indipendenza palestinese, � in contatto quotidiano con i cristiani di Gaza. Ieri era riuscito a parlare con la Sacra Famiglia. �Negli ambienti della parrocchia si trovano rifugiate oltre 600 persone, la maggioranza del migliaio di cristiani della Striscia. Mancano di tutto, persino del pane e dell’acqua. Sono terrorizzati, specie dopo i bombardamenti contro la vecchia cattedrale di San Porfirio e altri luoghi cristiani che causarono 24 morti e decine di feriti due settimane dall’inizio delle operazioni militari�, spiega. Gli chiediamo se � a conoscenza di posizioni o tunnel di Hamas nei pressi della Sacra Famiglia. La sua risposta � lapidaria: �Assolutamente no. � una domanda che facciamo sempre tutti. Ma non esiste alcuna prova in questo senso. Semplicemente i soldati sparano su tutto ci� che si muove. Ad oggi i nostri morti sono 26, tutti civili. E purtroppo sembrano destinati ad aumentare�. A suo dire, gli spari avrebbero anche centrato le cisterne di metallo sui tetti, privando la gente dell’acqua.


Corriere della Sera � anche su Whatsapp. � sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.

17 dicembre 2023 (modifica il 17 dicembre 2023 | 22:28)

- Leggi e commenta