Fermata a Parigi una presunta spia russa: sospettata di preparare azioni contro le Olimpiadi
L’agente misterioso è arrivato nel paese nel 2010 trovando lavoro come cuoco e da alcuni mesi era finito nella «rete» del controspionaggio
Un cittadino russo è stato fermato dalla polizia francese a Parigi perché sospettato di preparare azioni destabilizzanti in occasione dei Giochi Olimpici. Di professione cuoco, con tappe di lavoro in zone turistiche e poi nella capitale, l’arrestato potrebbe essere stato inviato o ingaggiato per compiere gesti eclatanti. Un profilo ambiguo, dalla doppia vita, che sembra essere stato costruito a tavolino. La celebre «leggenda» che le intelligence creano per gli elementi sotto copertura all’estero. Per il controspionaggio, che lo ha seguito e intercettato, sarebbe parte di un’unità speciale dell’FSB russo.
Particolare il percorso, tipico degli «illegali». L’agente misterioso è arrivato nel paese nel 2010 ed ha trovato un’occupazione in locale - con stella Michelin – di Courchevel, in Alta Savoia, regione meta dell’elite russa ma anche base logistica per un team coinvolto in sabotaggi in tutta Europa. Due anni dopo si è spostato nella capitale presentando curriculum dove indicava come professione «chef». Successivamente, secondo la testimonianza della proprietaria di casa, sarebbe rientrato in Russia perché doveva ricoprire un incarico governativo. Strana ammissione per qualcuno che dovrebbe nascondere le proprie tracce. Mister X è riapparso nel territorio transalpino nel 2013 e probabilmente ha proseguito con la sua attività in parallelo.
Da alcuni mesi il russo è finito nella «rete» del controspionaggio, che ha iniziato a pedinarlo e a intercettare le sue comunicazioni. In una di queste è parso annunciare un atto spettacolare in concomitanza con l’inizio dei Giochi. Secondo Le Monde l’infiltrato non sarebbe stato sempre attento e, in un’occasione, ha perso il volo perché era ubriaco. Distrazioni, errori, compiuti da altri agenti russi in missione. Passi falsi in qualche caso imputati alla fretta, in altri alla necessità di arrivare all’obiettivo, in altri ancora ad un addestramento non perfetto. Infatti gli esperti li hanno ribattezzati degli 007 «spendibili» o «a tempo».
L’episodio segue la cattura di un ucraino rimasto ferito mentre maneggiava dell’esplosivo fai-da-te simile alla famigerata «Madre di Satana», la miscela usata da molti terroristi. Anche in questo caso non è stato escluso che l’uomo si stesse muovendo su input di Mosca.
Le Olimpiadi possono diventare il grande «teatro» per gesti dimostrativi oppure semplici provocazioni ma che hanno grandi ripercussioni a livello mediatico. Per questo le autorità hanno mobilitato un gigantesco apparato che deve preoccuparsi di tre minacce: terrorismo interno (di qualsiasi tendenza); estremismo esterno; attività di potenze nemiche.