Disordini in Gran Bretagna, il premier Starmer convoca il comitato Cobra per le emergenze nazionali

«Questa gente non rappresenta il Regno Unito», ha precisato sdegnata la ministra per gli Interni Yvette Cooper, sottolineando ancora una volta che le autorità adotteranno la linea più severa contro chi ha partecipato a disordini che per gravità ricordano le sommosse del 2011, quando in seguito all’uccisione a Tottenham da parte della polizia di un uomo nero, il 29enne Mark Duggan, scoppiarono proteste a sfondo razziale in diverse città chiave del paese. «Chi ha preso parte pagherà», ha precisato Cooper. Che si tratti di persone che fisicamente sono scese in strade o che hanno incitato altri a farlo attraverso i social.
Diversi deputati chiedono che venga richiamato il parlamento, i cui lavori sono sospesi per la pausa estiva, anche perché sui social – Twitter, ma anche Facebook, Tik Tok e Telegram – circolano notifiche di nuovi assembramenti: 39 centri d’assistenza per emigrati sono stati identificati per proteste mercoledì, con scontri che si fanno sempre più gravi: a Liverpool è stata incendiata una biblioteca per bambini, a Sunderland un centro per consulenze ai cittadini.