I giochi di parole (e di potenza) di Xi in Vietnam

di Guido Santevecchi

Per il leader cinese il viaggio di due giorni ha grande importanza, soprattutto dopo la visita di Biden ad Hanoi a settembre. Nonostante le frizioni politiche, il Paese non pu� fare a meno del rapporto economico con Pechino

 I giochi di parole (e di potenza) di Xi in Vietnam

Xi e signora Peng sbarcati ad Hanoi mano nella mano (Ap)

� arrivato con la moglie al fianco Xi Jinping, per la sua prima visita in Vietnam da sei anni. Da tempo il leader cinese viaggia poco all’estero e ancora di meno la signora Peng Liyuan. Lo sbarco in coppia segnala l’importanza che il segretario generale comunista d� a questa missione di due giorni nel Paese confinante, con il quale la Cina condivide l’ideologia nominalmente comunista ma aperta al capitalismo statale, il sistema del partito unico, grandi interessi commerciali e anche un lunghissimo rapporto di amore e odio (pi� rancore che affetto, per la verit�).

Nella storia del Vietnam sono ancora scolpiti �i mille anni di occupazione nordista�, che si riferiscono al dominio dell’impero cinese e ai tributi imposti da Pechino ai tempi delle dinastie Han e poi Ming. I �ngh�n nam bac thu�c�, questi Mille anni di appartenenza al Nord (la potenza cinese) sono terminati nel 1428, ma hanno lasciato una ruggine spesso rispolverata a fini politici anche ora. Nel 1979 i cinesi combatterono con i vietnamiti una guerra di poche settimane, che lasci� sul terreno migliaia di morti.

La contesa per il controllo delle isole Paracel nel Mar cinese meridionale � sempre incombente, Pechino ha piazzato anche piattaforme per la ricerca petrolifera a ridosso delle acque territoriali di Hanoi, provocando incontri ravvicinati e rischiosi tra le due marine. Il governo vietnamita contesta l’impatto ambientale ed economico causato dalla costruzione di dighe cinesi sul fiume Mekong.

Eppure, il Vietnam non pu� fare a meno del rapporto politico-commerciale con la Cina. Gi� da 15 anni i due Paesi sono legati da un �Partenariato strategico comprensivo�, la formula pi� alta che la diplomazia viet riserva a una relazione bilaterale. Il problema, per Xi Jinping, � che a settembre i compagni di Hanoi hanno ricevuto la visita di Joe Biden e hanno proclamato gli Stati Uniti �Comprehensive strategic partner�.

L’attestato pone l’America sullo stesso livello della Cina nella gerarchia delle amicizie del Vietnam. Il governo di Hanoi chiama la sua linea �diplomazia del bamb��, flessibile di fronte ai venti della geopolitica. Il gioco di influenza tra Washington e Pechino, dal quale Hanoi cerca di trarre vantaggio, � evidente. Xi a microfoni aperti sostiene che i due popoli �sono compagni e fratelli� e che i due Paesi sono �legati da fiumi e montagne, vicini e inseparabili come le labbra e i denti nella bocca�.

Frase poetica, alla quale in questa visita il leader cinese vuole aggiungere una nuova formula, arruolando il Vietnam nella �Comunit� del destino condiviso�, un concetto piuttosto vago che per� racchiude il sogno di imporre in Asia un ordine sino-centrico che scavalchi quello che per decenni � stato imposto e guidato dagli Stati Uniti. Non � un successo scontato questa missione di Xi. La questione della sovranit� sulle acque e le isole del Mar cinese meridionale si salda con il nazionalismo del Vietnam uscito vittorioso dalla guerra contro i colonialisti francesi e poi la superpotenza americana.

Nel 2014 migliaia di vietnamiti scesero in strada per protestare contro l’espansionismo marittimo della Cina; significativamente, in un Paese sotto controllo di polizia, le autorit� per un paio di giorni lasciarono fare e la folla prese d’assalto decine di fabbriche impiantate da aziende cinesi, ci furono una ventina di morti e un migliaio di tecnici cinesi furono costretti a fuggire attraverso il confine cambogiano. Ora la situazione appare stabilizzata. L a Cina � il primo partner commerciale del Vietnam, l’interscambio ha raggiunto i 200 miliardi di dollari l’anno e Pechino � anche il primo investitore diretto. Xi porta nella borsa i piani per l’ammodernamento delle ferrovie vietnamite, dal confine cinese sulla linea per Hanoi e per il porto di Haiphong. Un progetto strategico che potrebbe rilanciare anche la Belt and Road Initiative cinese.


Corriere della Sera � anche su Whatsapp. � sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.

12 dicembre 2023 (modifica il 12 dicembre 2023 | 11:14)

- Leggi e commenta