Un satellite grosso come un bus oggi cadrà sulla Terra (e non sappiamo dove). «Rischio di essere colpiti? Minuscolo»
La massa totale è di 2.200 kg. La maggior parte delle componenti bruceranno o si ridurranno in frammenti minuscoli ma alcune componenti potrebbero resistere al rientro in atmosfera. Gli scienziati: il rischio di essere colpiti è infinitesimale, probabilità 1 su 100 miliardi

È in caduta libera verso la Terra il satellite Ers-2, che per quasi trent'anni ha servito l'Agenzia spaziale europea (Esa) con immagini del nostro pianeta.
La sua missione è terminata già nel 2011 e da allora è cominciata la discesa verso la nostra atmosfera. Il satellite, che pesa 2.294 chilogrammi (al lancio pesava 2.516 kg, la differenza di peso è data dal carburante), potrebbe raggiungere la superficie terrestre nella sera di mercoledì 21 febbraio. Sull'orario preciso, ma soprattutto sull'esatta posizione dello schianto, non si hanno ancora certezze perché le variabili sono molte.
La caduta
Sul blog ufficiale dell'Esa gli scienziati continuano ad aggiornare sullo stato della discesa di Ers-2. Nell'ultimo post, si parla di un atterraggio intorno alle 19 di mercoledì. Ma alla previsione viene aggiunta la precisazione: «Lo schianto effettivo potrebbe avvenire anche nove ore prima o dopo rispetto alle aspettative». «L'incertezza è dovuta soprattutto all'influenza di attività solari non prevedibili, che potrebbero modificare la densità terrestre e quindi la resistenza del satellite». Un'imprevedibilità che diventerà sempre meno significativa più passa il tempo: «Poiché il rientro è "naturale", è impossibile prevedere esattamente quando e dove il satellite inizierà a bruciare. Ma la finestra durante la quale la caduta è possibile continuerà a ridursi fino al momento del rientro stesso».
Le manovre
Ers-2 ci ha messo quasi tredici anni per arrivare alla posizione adatta per cominciare la sua caduta libera verso l'atmosfera terrestre. Per aiutare il satellite sono state effettuate 66 manovre nell'estate del 2011. In quel momento è stato usato tutto il carburante, fino all'ultima goccia (ed ecco spiegata la differenza di peso tra momento del lancio e situazione attuale), per evitare il rischio di esplosioni catastrofiche in fase di discesa. Senza propellente, però, è impossibile guidare la caduta di Ers-2 in zone remote come un oceano.
In compenso, è improbabile che i frammenti di satellite (che potrebbero pesare anche 52 chilogrammi) possano colpire persone o città: la maggior parte della sua struttura verrà distrutta mentre attraverserà la nostra atmosfera. È comunque probabile che alcune componenti di grandi dimensioni (come il serbatoio e l'antenna principale del satellite) non si distruggano completamente: potrebbero sopravvivere alcuni detriti.
Il rischio di essere colpiti da un frammento vagante è comunque bassissimo: una probabilità di uno su cento miliardi. «Un rischio che è un milione e mezzo più basso rispetto alla probabilità di rimanere uccisi in un incidente domestico», scrivono gli scienziati.