NEW YORK — Proprio quando pensava di essere uscita dal mirino dei politici di Washington, visto che Joe Biden la sta usando per la sua campagna elettorale e che adesso Donald Trump ce l’ha pi� con Facebook che col suo concorrente asiatico, TikTok si ritrova con le spalle al muro.
TikTok e la diffida americana: il social rischia di essere bandito
In settimana la Camera dovrebbe votare una legge che impone all’azienda cinese ByteDance di vendere. Trump ostacola, ma Biden e gli altri repubblicani concordano

Joe Biden e Donald Trump
Dopo il voto unanime a lei avverso dei 50 membri della commissione Energia e commercio del Congresso, oggi, o comunque entro la settimana, la Camera dei Rappresentanti dovrebbe votare una legge che impone a ByteDance, la holding cinese che la controlla, di vendere a capitali occidentali la sua rete sociale popolarissima in tutto il mondo (ma non attiva in Cina). Se non verr� ceduta nei sei messi successivi all’entrata in vigore della legge, TikTok verr� messa al bando negli Stati Uniti.
Divisi su tutto, repubblicani e democratici, almeno alla Camera, sono concordi sulla linea dura contro TikTok, da tempo considerata una minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti, visto che in Cina tutte le imprese sono tenute a offrire al governo ogni informazione e ogni collaborazione che venga richiesta. E TikTok, coi suoi 170 milioni di utenti americani, la met� della popolazione, potrebbe essere usata dal regime di Pechino tanto per carpire dati sui cittadini Usa, quanto per influenzare politicamente i suoi utenti, soprattutto i giovani, in tempi di elezioni.
La durissima reazione dell’azienda cinese che ha definito tecnicamente impossibile una vendita, ha accusato Congresso e governo di violare la Costituzione che garantisce a tutti diritto d’espressione e ha chiesto ai suoi utenti di inondare di proteste telefoniche i loro rappresentanti in Parlamento, per ora ha avuto l’effetto opposto di quello sperato: per molti parlamentari questa contestazione sfrontata � la prova pi� lampante della pericolosit� di questa rete sociale.
Per ora la destra non cambia rotta nemmeno davanti all’intervento controcorrente di Donald Trump che da presidente aveva deciso, con un ordine esecutivo mai applicato, la messa al bando di TikTok, mentre ora ha capovolto la sua posizione: lo speaker della Camera Mike Johnson, un trumpiano, ha messo la legge all’ordine del giorno dell’aula per il voto.
Curiosamente anche Biden ha cambiato posizione: quando si insedi�, cancell� l’ordine di Trump (gi� bloccato dalla magistratura) preferendo norme pi� blande e, come detto, sta usando TikTok per raggiungere gli elettori pi� giovani. Ma ora si dice pronto a firmare la legge, se verr� approvata.
Trump, sospettato anche dal suo ex braccio destro Steve Bannon di aver cambiato posizione perch� bisognoso dei finanziamenti elettorali del miliardario conservatore Jeff Yass, proprietario del 15 per cento del capitale di ByteDance (un investimento da 33 miliardi di dollari), � parso in difficolt� durante un’intervista alla Cnbc, una rete �amica�. TikTok non � pi� minaccia alla sicurezza come lui stesso aveva decretato nel 2020? L’ex presidente ha risposto che lo � ancora, ma lui considera ancora pi� pericolose, e servili con Pechino, le altre reti sociali americane, a partire da Facebook, che lo misero al bando dopo che aveva fomentato l’assalto a Congresso dei 6 gennaio 2021. Sono loro, per Trump, i �veri nemici del popolo�.
Stavolta i repubblicani della Camera non sembrano disposti a seguirlo, ma TikTok ha gi� spostato al Senato la sua azione lobbistica (condotta, tra gli altri, da Kellyanne Conway, che fu una stretta collaboratrice di Trump alla Casa Bianca). Qui ha qualche carta da giocare. Il testo della Camera ha vari punti deboli (prende di mira un’azienda specifica, cosa che rischia di essere incostituzionale, e definisce in modo vago sia i �Paesi avversari� le cui app possono essere bloccate, sia i requisiti dei nuovi proprietari di TikTok, lasciando al presidente la decisione su questi punti delicatissimi.
Al Senato democratici e repubblicani stanno lavorando da tempo a qualcosa di pi� equilibrato: potrebbero rimandare indietro alla Camera un testo parzialmente o, forse, profondamente diverso.
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12 marzo 2024 (modifica il 12 marzo 2024 | 21:59)
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