Nuova condanna a 6 anni per l’ex agente immobiliare Omar Confalonieri. Per il giudice colpevole di due dei 5 nuovi episodi di abusi dopo aver narcotizzato vittime con benzodiazepine

Nuova condanna in abbreviato per l'ex agente immobiliare Omar Confalonieri per due dei cinque episodi di violenza per i quali è finito una seconda volta a processo a Milano. Il gup Massimo Baraldo gli ha inflitto in abbreviato 6 anni di reclusione per aver narcotizzato con le benzodiazepine due donne rispettivamente nel 2012 e nel 2015.

Lo stesso giudice invece lo ha assolto per altri due casi analoghi con la formula dell'insufficienza della prova e prosciolto con sentenza di non doversi procedere per un quinto per difetto di querela della parte offesa.

Un dispositivo complesso che da un lato ha riconosciuto l’impianto accusatorio della pm Alessia Menegazzo, che chiedeva per il cinquantenne 9 anni e 4 mesi di reclusione, e solo parzialmente quello della difesa con gli avvocati Luca Ricci ed Emilio Trevoli che sostenevano la totale innocenza del loro assistito.

Confalonieri era già stato condannato a 6 anni e 4 mesi, poi scesi di due anni in appello, per aver drogato nell’ottobre 2020 una coppia di clienti, marito e moglie, e aver abusato della donna nel loro appartamento. Il 2 ottobre di tre anni Confalonieri avrebbe somministrato le benzodiazepine nei bicchieri dell’aperitivo ai clienti interessati alla compravendita di un box.

All’incontro in un bar dell’hinterland milanese le vittime avevano iniziato ad accusare sonnolenza ed erano rincasate. Con loro era andato anche Confalonieri che approfittando dello stato di stordimento avrebbe svestito la donna e abusato di lei. Nel corso del processo di primo grado, sempre in abbreviato, era stata disposta una perizia psichiatrica che aveva trovato il cinquantenne pienamente capace di intendere di volere.

Dalla denuncia della coppia ai carabinieri erano scattate le indagini e portato all’arresto un anno dopo l’allora agente immobiliare. Dall’appello ad altre potenziali vittime e ulteriori verifiche erano emersi altri casi risalenti fino al 2012 di donne che ricordavano di in maniera confusa di essere state vittime di Confalonieri.

Da qui gli ulteriori accertamenti, coordinati dalla pm Menegazzo e dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella del pool «Tutela della famiglia, dei minori e di altri soggetti deboli» confluiti in una seconda richiesta di misura cautelare in carcere concessa ed eseguita a luglio 2022.

Nel secondo filone d’indagine dai racconti delle vittime si era scoperto il ruolo della moglie di Confalonieri che lo avrebbe aiutato in almeno due occasioni. Anche lei finita a processo è stata condannata per uno solo a 4 anni, 5 mesi e 10 giorni. «Impugneremo la sentenza. Siamo profondamente convinti che si tratti di un processo anacronistico che riguarda vicende poco chiare risalenti nel tempo non ascrivibili al nostro cliente», hanno commentato i legali di Confalonieri.