Sunak vince (di misura) il dibattito in tv con Keir Starmer. Ma nei sondaggi il Labour resta avanti

diLuigi Ippolito

I leader dei due schieramenti che si sfideranno alle urne il 4 luglio hanno discusso di tasse e temi interni, senza menzionare l'Ucraina né l'Europa. E non sono mancati gli attacchi personali

epa11390168 A handout photo made available by ITV of Prime Minister and Conservative Party Leader Rishi Sunak (R) and Leader of the Opposition and Labour Leader Keir Starmer (L) during the ITV Debate at MediaCity in Salford, Britain, 04 June 2024. This is the first televised debate of the General Election 2024. Britain will hold a snap general election on 04 July 2024.  EPA/Jonathan Hordle / ITV HANDOUT MANDATORY CREDIT / ONLY AVAILABLE FOR USE UNTIL 04/07/2024 HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Un momento del dibattito tra Keir Starmer, a sinistra, e Rishi Sunak (Epa)

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA - È stato un confronto teso quello di ieri sera fra il premier conservatore Rishi Sunak e il leader laburista Keir Starmer, al loro primo dibattito televisivo faccia a faccia in vista delle elezioni politiche del 4 luglio. I due contendenti si interrompevano a vicenda e si davano sulla voce, cosa assai inusuale nelle tv britanniche: ma alla fine, secondo un sondaggio-lampo condotto fra i telespettatori, Sunak l’ha spuntata su Starmer, anche se di misura (51 a 49).

Il leader laburista è apparso impacciato, a volte in difficoltà, ma soprattutto assai vago sui suoi propositi, mentre il premier ha dato corpo a una performance combattiva e sicura. Sunak ha martellato sulle tasse, sostenendo che un governo laburista imporrebbe un aumento della pressione fiscale pari a 2 mila sterline l’anno per ogni cittadino; Starmer è stato incerto nella replica e solo verso la fine del dibattito ha bollato l’accusa come «totale spazzatura».

In generale, il laburista ha cercato in ogni modo da riportare la discussione sul bilancio poco lusinghiero di 14 anni di governo conservatore, mentre il primo ministro sottolineava che l’opposizione non ha un piano per il futuro e che votarli equivale a dare loro «un assegno in bianco».
Non sono mancati gli attacchi personali, quando Sunak ha rinfacciato a Starmer di aver difeso, come avvocato, estremisti islamici, mentre il laburista ha accusato il premier di aver «scommesso contro il Paese» quando lavorava nell’alta finanza.

La discussione si è concentrata tutta sui temi interni, con una sola menzione del conflitto a Gaza: mai nominata l’Ucraina e neppure l’Europa, se non nel contesto della Convenzione europea per i diritti umani, che Sunak si è detto pronto ad abbandonare pur di vedere attuato il suo piano di deportazione in Ruanda degli immigrati illegali.

Resta da vedere quanto il dibattito influirà sulle intenzioni di voto, che vedono i laburisti godere di un vantaggio abissale sui conservatori: ma in ogni caso Sunak è apparso come per nulla rassegnato alla sconfitta.

5 giugno 2024

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