Monza Inter risultato 1-5, doppiette di Calhanoglu e Lautaro, gol di Pessina e Thuram

di Paolo Tomaselli

L’Inter vince ancora e allunga momentaneamente a +5 sulla Juventus, in attesa del match di marted� fra i bianconeri e il Sassuolo

Monza Inter risultato 1-5, doppiette di Calhanoglu e Lautaro, gol di Pessina e Thuram

� davvero strana questa lepre che si aggira famelica per la verde Brianza: muso feroce e denti affilatissimi, l’Inter � qualcosa di molto diverso dal tenero e sveltissimo animale che va in fuga e cerca di schivare pi� o meno agilmente i pallini dei cacciatori, come da metafora ripetuta anche ieri sera dall’a.d. Marotta. Dopo due settimane libere da incombenze e cariche di allenamenti e dopo tre vittorie nelle ultime sei partite (coppe comprese) nemmeno cos� brillanti, la squadra di Inzaghi contro il Monza torna ad esprimersi nel modo pi� convincente , quello con cui ha impresso questo ritmo folle da 96 punti ipotetici, al quale solo la Juventus riesce a resistere.

Due gol in nemmeno un quarto d’ora di Calhanoglu (su rigore per mani dell’ex Gagliardini su colpo di testa di Lautaro) e dello stesso Toro in scivolata su assist di Dimarco, danno la misura della fretta e della qualit� dell’avvio interista. Il bis del turco su assist di tacco di Thuram a inizio ripresa impacchetta una serata perfetta per Inzaghi, resa appena pi� pepata dal rigore del 3-1 segnato da Pessina dopo un fallo di Darmian, recidivo, su Dany Mota. Ancora Lautaro su rigore (fallo goffo di Akpa Akpro su Frattesi) e Thuram di classe (sua ma anche di Mkhitaryan che gli porta la palla fino al limite dell’area) nel finale ingigantiscono il bottino della lepre mannara e deprimono il Monza: non basta l’assenza di Di Gregorio, uno dei migliori portieri del campionato ko per infortunio, per spiegare una serata mai davvero cominciata. O comunque finita sul gol del potenziale 2-1 annullato a Pessina per un fuorigioco di un pugno di centimetri.

Il termometro della capolista � sempre il trio di centrocampo, perch� se la sala macchine � illuminata a giorno, tutti i comandi sono brillanti, rapidi, efficaci. Come il messaggio che l’Inter d� a s� stessa e al campionato, dopo la vittoria fra brividi e polemiche contro il Verona e appena prima di partire per l’Arabia, dove si giocher� la Supercoppa (il 19 con la Lazio poi l’eventuale finale il 22). Quando i nerazzurri torneranno da Riad, la Juve avr� giocato una gara in pi� di campionato e se la squadra di Allegri vince sempre pu� arrivare allo scontro diretto del 4 febbraio davanti ai nerazzurri in classifica: saranno anche dettagli, soprattutto psicologici, ma � meglio mettere le cose in chiaro e dimostrare subito che la piccola flessione � alle spalle. E che l’Inter � pronta per due mesi caldissimi, fra lotta scudetto e Champions.

Del resto, al di l� del rigore che sblocca la partita (pescato dal Var), basta l’azione del 2-0 per ricordarsi dopo due i turni di assenza per infortunio con Lecce e Genoa, cosa vuol dire l’Inter con il turbo di Dimarco a sinistra e Lautaro a centro area, che sposta i difensori a volte solo con la sua sola presenza. Il gol che indirizza la partita parte per� da lontano, da Sommer e Pavard, in un’azione corale rapida e verticale, in cui � decisivo il tunnel di De Vrij a Gondo che crea lo squilibrio a met� campo: le iniziative nel cuore del gioco avversario da parte dei centrali sono l’altro tradizionale segnale della salute del gioco inzaghiano e da questo punto di vista anche Pavard (che nella ripresa con un colpo di testa costringe Sorrentino a una parata spettacolare), sembra tornato sui livelli precedenti al lungo stop autunnale. Ma assieme a lui � tutta l’Inter che ha aumentato i giri al momento giusto. Per un nuovo decollo.


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13 gennaio 2024 (modifica il 13 gennaio 2024 | 23:06)

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