Il dolore al tallone � un sintomo tanto comune quanto fastidioso, anche perch� spesso tende a diventare cronico. Proprio per questo motivo, � meglio non sottovalutarlo.
Dolore al tallone, quali sono le cause più frequenti le terapie disponibili
Microtraumi e difetti di appoggio favoriscono la tallonite. Nella fase acuta sono consigliati impacchi di ghiaccio e antinfiammatori. Il ricorso alla chirurgia � raro

Quali sono le cause pi� frequenti di dolore al tallone?
�Le patologie infiammatorie che riguardano l’inserzione della fascia plantare (un tessuto fibroso che si estende dal calcagno alle dita dei piedi) o del tendine d’Achille al calcagno , sono le cause pi� comuni di dolore al tallone — premette Silvia De Martinis, ortopedico presso la Prima clinica ortopedica Asst Gaetano Pini-CTO di Milano —. Nel primo caso il dolore � avvertito soprattutto nella parte pi� plantare del tallone, mentre nella tendinopatia del tendine d’Achille il dolore � localizzato nella parte posteriore del tallone, dove il tendine d’Achille si inserisce sul calcagno. In entrambi i casi l’infiammazione pu� essere favorita da una serie di fattori, a partire dal sovraccarico meccanico e dai microtraumi ripetuti, complici eventuali difetti di appoggio del piede, come piede piatto, cavo o iperpronato, ovvero che cade verso l’interno�.
Come si caratterizza?
�Nel caso della fascite plantare il dolore tende a manifestarsi soprattutto alla messa in moto dopo un periodo di riposo, per esempio al mattino appena svegli, mentre nella tendinopatia del tendine d’Achille si avverte tipicamente con l’attivit� fisica. Queste patologie possono presentarsi con episodi saltuari, ma non di rado, soprattutto nel caso della fascite plantare, c’� una cronicizzazione, in genere perch� il dolore viene sottovalutato. Inoltre, � frequente lo sviluppo di calcificazioni nel punto di inserzione al calcagno della fascia plantare o del tendine d’Achille e talvolta di borsiti nella parte posteriore del tallone�.
Come si pu� contrastare?
�In fase acuta giovano gli impacchi di ghiaccio, gli antinfiammatori e il riposo, tuttavia se il dolore persiste � bene fare una visita ortopedica per risalire alla causa della tallonite. Lo specialista pu� poi suggerire ulteriori indagini come la radiografia, per escludere altre patologie, per esempio le fratture da stress (comuni nei corridori), e l’ecografia per valutare la fascia plantare e lo stato del tendine d’Achille�.
Quando serve la chirurgia?
�La terapia della fascite plantare � quasi sempre conservativa e prevede la correzione dell’eventuale vizio biomeccanico con specifici plantari, esercizi di stretching e massaggio con un rullo o una pallina da tennis per distendere la fascia. Inoltre, si consiglia un calo ponderale se si � in sovrappeso. �In entrambe le condizioni sono utili le onde d’urto focali e l’eventuale terapia infiltrativa con PRP (Platelet Rich Plasma), un concentrato di piastrine dello stesso paziente. Nel caso della tendinopatia del tendine d’Achille possono offrire benefici anche altre terapie fisiche come la tecarterapia. Il ricorso alla chirurgia nella fascite plantare � molto raro, anche perch� nella maggior parte dei casi, in tempi pi� o meno lunghi, si risolve con il trattamento conservativo. Il tendine d’Achille � invece pi� a rischio di rottura, motivo per cui l’intervento di scarificazione per stimolarne la riparazione � pi� comune�
Corriere della Sera � anche su Whatsapp. � sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
10 dicembre 2023 (modifica il 10 dicembre 2023 | 07:27)
© RIPRODUZIONE RISERVATA