La Gran Bretagna non restituirà le isole Chagos («occupate illegalmente»): «Rischio che finiscano in mano alla Cina»

di Luigi Ippolito

Le isole Chagos sono un arcipelago in mezzo all’Oceano Indiano, di fondamentale importanza strategica perch� ospitano la base americana Diego Garcia: per l’Onu sono occupate illegalmente, ma Londra non intende renderle a Mauritius, dietro cui si �nasconderebbe� la mano della Cina

La Gran Bretagna non restituirà le isole Chagos («occupate illegalmente»): «Rischio che finiscano in mano alla Cina»

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA — Gi� le mani dalle isole Chagos: ma questa volta non sono le Nazioni Unite a intimarlo a Londra, bens� i britannici intenti a tenere alla larga le mire della Cina.

Le Chagos sono uno sperduto arcipelago nel mezzo dell’Oceano indiano, di fondamentale importanza strategica: l� � ospitata la base militare americana di Diego Garcia, cruciale per il supporto alle operazioni belliche dal Medio Oriente all’Afghanistan e per tutti gli equilibri dell’intero Indo-Pacifico. Quelle isole si trovano sotto il controllo britannico fin dal 1814 e rappresentano una delle ultime colonie d’oltremare di Londra: ma un tribunale delle Nazioni Unite ha giudicato �illegale� il possesso britannico dell’arcipelago e ne ha ingiunto la restituzione a Mauritius, di cui storicamente facevano parte e che le reclama da decenni.

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Negoziati erano stati avviati fra Londra e Mauritius, ma ora, in un mutato e instabile scenario internazionale, i britannici hanno tirato il freno: �Fronteggiamo un mondo molto insicuro e pericoloso – ha detto la scorsa settimana davanti alla Commissione Esteri del Parlamento il titolare del Foreign Office, Lord David Cameron -. C’� la necessit� di mantenere la nostra sicurezza e rafforzare le nostre alleanze per proteggerci: dovremmo pensare a Diego Garcia in quel contesto. In ogni negoziato con i mauriziani, la questione prioritaria deve essere la sicurezza e l’uso di quella base�.

Ancora pi� esplicito il pensiero di Grant Shapps, il ministro della Difesa, secondo cui bisogna respingere la sentenza dell’Onu e mantenere le Chagos sotto controllo britannico. E nella questione � intervenuto pure l’ex premier Boris Johnson, che ha ammonito che sarebbe �un errore colossale� rinunciare alla sovranit� sull’arcipelago.

Dietro tutte queste preoccupazioni c’� il fatto che Mauritius intrattiene stretti legami con Pechino: sono almeno 47 i progetti di investimento cinese sull’isola. �Non ci pu� essere dubbio che i cinesi stanno spingendo Mauritius a reclamare Diego Garcia – ha detto il deputato conservatore Sir Michael Ellis -. La Cina vuole l’accesso e il controllo del porto e della base aerea perch� sono cos� strategicamente importanti. Anche se la restituzione a Mauritius venisse negoziata con sufficienti assicurazioni, significherebbe poco nel momento in cui la Cina esercita il suo potere economico e amministrativo su Mauritius�.

E a Londra temono anche che la rinuncia alle Chagos possa danneggiare la �relazione speciale� con gli Stati Uniti, appena vista all’opera con i raid contro gli Houthi in Yemen, oltre che rischiare di rimettere in questione la sovranit� britannica su territori come le Falklands o Gibilterra.

In tutto questo a farne le spese sono gli abitanti delle Chagos, che negli anni Sessanta vennero deportati a migliaia per far posto alla base militare. Oggi loro e i loro discendenti vivono sparsi fra Mauritius, le Seychelles e il regno Unito, ma non hanno mai smesso di reclamare il diritto a tornare nella terra dei loro avi: un sogno che adesso potrebbe allontanarsi ancora.


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22 gennaio 2024 (modifica il 22 gennaio 2024 | 12:19)

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