Il soldato «Jack» tra Kiev e Taipei: «Sono tornato pronto per la Cina»

di Giudo Santevecchi

�Se vogliamo evitare l’invasione dobbiamo dimostrare a Pechino che siamo pronti a batterci, come gli ucraini�. Sabato a Taiwan un voto cruciale per il futuro

Il soldato «Jack» tra Kiev e Taipei: «Sono tornato pronto per la Cina»

DAL NOSTRO INVIATO
TAIPEI - Yao Kuan-chun, Jack per gli amici, ha 30 anni, un sorriso disarmante e una collezione di mitra appesi alla parete del suo ufficio a Taipei. Si accorge dello sguardo perplesso e dice subito: �Tranquillo, sono ad aria compressa, solo giocattoli ben fatti, non ho mai voluto ammazzare nessuno... io sono buddista e credo nella non violenza�. Eppure, questo giovane taiwanese nel marzo del 2022, venti giorni dopo l’invasione russa dell’Ucraina, � partito per Kiev con mimetica, elmetto, giubbotto antiproiettile e la voglia di battersi.

Jack Yao ha lasciato ai due fratelli la gestione della sua azienda che tosta e vende caff� a bar e ristoranti, senza dire niente ai genitori perch� sapeva che avrebbero cercato di fermarlo. �Certo, anche i miei sono per la democrazia, alle elezioni di sabato prossimo voteranno per il partito di governo che vuole mantenere la nostra sovranit� di fatto, ma come tanti anziani qui non credono che la Cina stia progettando davvero di invaderci, la nostra isola ha convissuto con la minaccia per pi� di settant’anni e c’� un’assuefazione alle minacce di Pechino. Io invece penso che dopo la repressione di Hong Kong, il Partito comunista aspetti solo di vedere come andr� a finire in Ucraina, se i russi vincessero i cinesi si muoverebbero per chiudere la partita qui a Taiwan�.

Dall’isola che Xi Jinping ha giurato di riprendere, con la persuasione politica (improbabile) o con la forza militare, nel 2022 si � mobilitata una pattuglia di taiwanesi, una decina, in risposta all’appello di Volodymyr Zelensky che chiedeva la costituzione di una brigata internazionale di volontari.

Jack � uno di loro. Voleva rendersi utile, ma senza uccidere. �Avevo fatto il militare per un anno nell’esercito taiwanese, senza imparare niente di una guerra vera, mai visto un drone d’attacco di quelli che ora dominano le battaglie. Avevo ricevuto qualche istruzione di pronto soccorso, in pi� mio padre � medico, e cos� pensavo di saperne abbastanza per poter fare l’infermiere anche in prima linea�.

Quando � arrivato a Kiev i russi erano a poche decine di chilometri, attestati a Bucha. �C’era il caos. Sui nostri passaporti, Taiwan � scritto in grande, ma a caratteri pi� piccoli c’� anche “Republic of China”. Gli arruolatori di Kiev sulle prime mi hanno confuso con i cinesi della “People’s Republic of China”, e cos� per ore sono andati avanti a chiedermi se fossi un comunista, se sapevo che Xi appoggia Putin. Cercavano infiltrati e possibili spie cinesi, e credo di aver visto anche quelle in giro�.

Chiarito il dubbio, � cominciato l’addestramento. Brevissimo. Due settimane a strisciare nel fango, appostarsi, imbracciare un fucile. �Poi mi hanno messo in un’unit� di ricognizione e trasporti e mi hanno mandato al fronte. Non ero pronto naturalmente, comunque puoi essere anche ben addestrato, ma nessuno � davvero preparato al terrore che si prova sotto il fuoco, a quello che abbiamo dovuto vedere a Bucha quando i russi si sono ritirati lasciando decine di cadaveri di civili�. Lo sguardo di Jack si perde nel vuoto, smette di parlare per alcuni momenti. Poi, per scacciare i fantasmi, dice: �Nella primavera del 2022 c’era ancora la paura del Covid a Taiwan, cos� mi ero portato una scorta di mascherine; l’istruttore si infuri�, ci disse che l� il virus non c’era, bisognava solo schivare i proiettili russi e per quello la mascherina non serviva. La dovetti togliere. Uno di noi tossiva e tutto il plotone � rimasto contagiato, sono stato cos� male che ho creduto di morirci, assurdo come la guerra, no?�.

Jack ha visto diversi compagni della sua unit� di volontari internazionali fatti a pezzi dal fuoco dell’esercito russo: �Una bomba, caduta cinquanta metri dietro di me�.

�Avevo messo tre bandiere taiwanesi nello zaino, perch� in caso fossi caduto volevo che ce ne fosse una sulla mia bara, per non essere seppellito da sconosciuto, senza che si sapesse da dove ero venuto e perch�. E sul giubbotto antiproiettile avevo attaccato un adesivo con la scritta “Taiwan will help”, perch� anche noi taiwanesi potremmo trovarci sotto attacco e prima di chiedere aiuto al mondo dobbiamo dimostrare di saperci battere, per noi e per gli altri�.

Alla fine, il comandante dell’unit� di volontari ha convinto Jack a impugnare un mitra e sparare. �� stato dopo aver visto quello che aveva fatto un russo a una bambina... ho pensato che quello meritava di morire. Per�, io in prima linea non ho fatto il Rambo, avevo un vecchio mitra che faceva solo rumore, non ho colpito nessuno�.

Il volontario taiwanese non pensa di tornare in Ucraina. �Potrei arruolarmi nel nostro esercito a Taiwan. Vedremo che cosa succeder� qui dopo le elezioni di sabato, i cinesi continuano le loro manovre con aerei, droni, navi: ora hanno la forza per tentare; se vogliamo evitare l’invasione dobbiamo dimostrare a Pechino che siamo pronti a batterci, come gli ucraini�.


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9 gennaio 2024 (modifica il 9 gennaio 2024 | 07:03)

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