Nord Corea, il piano destabilizzante di Kim che si mostra in versione «carrista» (e c’entra anche Putin)

Sono giorni di superlavoro militare per Kim Jong-un. La propaganda nordcoreana lo mostra oggi tra carri armati impegnati in una gara di rapidit� e precisione di fuoco. Il Rispettato Maresciallo ha colto l’occasione per �salire sulla torretta di un nuovo tipo di tank, prendere i comandi e guidarlo, alzando con il suo esempio lo spirito militante dei carristi del nostro esercito e lanciando un chiaro messaggio di fermezza al nemico�, scrive l’agenzia di notizie di Pyongyang. Dopo il �test drive� del nuovo carro da battaglia, Kim lo ha definito �il pi� potente del mondo�, come fa per quasi tutti i sistemi d’arma sviluppati dalla sua industria bellica.

Davanti al leader che li incitava agitando un elmetto da carrista i reparti corazzati nordisti hanno ingaggiato una gara di rapidit� di movimenti e precisione di tiro. La competizione � stata vinta dalla 105esima Divisione carri, �un reparto con grande tradizione e una storia di cui essere fiera: nel 1950 occup� la capitale nemica�, scrive il quotidiano nordcoreano Rodong Sinmun riferendosi alla presa di Seul durante la Guerra di Corea scatenata da Kim Il Sung, fondatore della Repubblica popolare democratica di Corea e della Dinastia Kim, arrivata al terzo leader.

Quella in veste di carrista � stata la terza apparizione in una settimana di Kim Jong-un in esercitazioni a fuoco del suo esercito. Ha cominciato guidando mitra in pugno la simulazione di un assalto ad avamposti sudcoreani sul 38� Parallelo.

Poi � passato al binocolo per osservare il fuoco di artiglieria e ha osservato che �i nostri cannoni hanno la Seul a portata di tiro�: non esagera, perch� secondo gli analisti americani la Nord Corea ha almeno 6 mila pezzi di grosso calibro puntati sulla metropoli sudcoreana, distante una sessantina di chilometri dal 38� Parallelo. Un rapporto della Rand Corporation sostiene che se aprissero il fuoco contemporaneamente in un attacco a sorpresa, cannoni e lanciarazzi multipli potrebbero uccidere 10 mila civili sudcoreani nel giro di un’ora.

Scatenare una guerra su vasta scala sarebbe un suicidio per Kim: Stati Uniti e Sud Corea insieme hanno una potenza di fuoco soverchiante. Il Maresciallo ha come primo obiettivo la sopravvivenza personale e quella del suo regime. Ma ora sembra imbaldanzito anche dal nuovo patto stretto con Vladimir Putin (munizioni nordcoreane per l’Armata russa in Ucraina in cambio di aiuti di vario tipo e sostegno politico da Mosca).

Washington e Seul temono che i nordcoreani preparino una �provocazione limitata�, il cannoneggiamento di un villaggio sudista, come fecero l’ultima volta nel 2010, o magari un’infiltrazione a scopo dimostrativo oltre la linea del 38� Parallelo.

Poi Kim ordinerebbe lo stop per osservare la reazione di americani e sudcoreani, nella speranza di riuscire a inserire un cuneo di discordia tra di loro. Kim gioca con mitra, cannoni e tank, armamento �convenzionale�. Ma un errore di valutazione in caso di incursione contro il Sud potrebbe portare a un’escalation non preventivata.

E Kim alle sue spalle ha un arsenale di missili con testate nucleari, qualcuno dei quali ha capacit� intercontinentali, vale a dire un raggio d’azione che mette in pericolo citt� e basi degli Stati Uniti. Potrebbe essere questa la sua scommessa: accendere un piccolo focolaio di crisi sul campo nella speranza che Washington lasci sola Seul, per non rischiare un missile nordcoreano.

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