Cisgiordania, I giovani israeliani che proteggono i villaggi palestinesi dai coloni

GERUSALEMME — Sono pochi, pochissimi, appena una ventina, i giovani israeliani che di questi tempi difficili, dopo il terrificante pogrom di Hamas il 7 ottobre, scelgono di difendere i palestinesi dalle violenze dei coloni ebrei in Cisgiordania.

Passato e presente

Nulla a che vedere con i movimenti della sinistra legati a �Pace Adesso�, che negli anni Ottanta e Novanta scendevano in piazza a favore del dialogo. L’intero Paese � spostato a destra, sulla difensiva: il sostegno a favore della guerra contro Hamas a Gaza resta altissimo.

Ragazzi e beduini

Eppure, alcuni ragazzi e ragazze ogni giorno si recano soprattutto nei villaggi beduini sulle colline a sud di Hebron per cercare di fermare e denunciare i raid intimidatori compiuti continuamente — a adesso pi� di prima — dalle squadracce di coloni estremisti.

Gli attacchi

Sono veri e propri attacchi del terrore, che vedono i figli nel nazionalismo religioso ebraico rubare, uccidere capre e mucche, danneggiare auto e abitazioni, persino bastonare sulle gambe anziani e bambini piccoli. A tre o quattro pacifisti ebrei si � unito per qualche giorno il fotografo italiano Pietro Masturzo, che ha documentato e ripreso.

Il silenzio della polizia

�Gli attivisti non hanno dato un nome alla loro organizzazione. Si parlano in Rete e cercano di fare ci� che possono. Chiamano la polizia, che per� non risponde quasi mai. Ultimamente i coloni agiscono assieme ad unit� dell’esercito formate da loro compagni�, ci racconta. Con loro ha trascorso una notte a Wadi Ejheish, ospiti della famiglia beduina degli Nawajaa. Poche ore prima i coloni avevano sparato forando due cisterne dell’acqua. Stessa storia si era ripetuta nei villaggi di At-Tuwani e Susya.

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