Sinner e la maledizione olimpica dei numeri uno del tennis

C’è una maledizione olimpica sui numeri uno del tennis? Da quando il tennis è tornato nel menu dei Giochi, soltanto Roger Federer è salito sul podio da numero uno (argento a Londra, sconfitto in finale da Murray, e non crediamo fosse felice).

I malanni

Jannik Sinner, che ama il controllo delle cose, questa proprio non se l’aspettava. Per lui è stato un colpo basso della vita. Poi, certo, ha imparato a farsene una ragione («non puoi controllare tutto...»), ma questa tonsillite in piena estate olimpica davvero non l’aveva messa in conto. Se n’era anche andato in Sardegna con Anna Kalinskaya — amore e novità del suo 2024 — proprio per dimenticare gli altri malesseri fisici: il capogiro di Wimbledon, il problema all’anca sorto tra Montecarlo e Madrid (che lo aveva costretto a disertare anche Roma, gli Internazionali).

Italy's Jannik Sinner talks to staff during a medical time-out in his match against Russia's Daniil Medvedev during their men's singles quarter-final tennis match on the ninth day of the 2024 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 9, 2024. (Photo by HENRY NICHOLLS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE
Italy's Jannik Sinner talks to staff during a medical time-out in his match against Russia's Daniil Medvedev during their men's singles quarter-final tennis match on the ninth day of the 2024 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 9, 2024. (Photo by HENRY NICHOLLS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE 

L’intreccio telefonico continuo e fitto di capitan Volandri, dei medici della Federtennis, perfino del presidente Angelo Binaghi ha solo certificato e ufficializzato la diagnosi medica e la delusione di tutti. «Ma come sta? Come è successo? Possiamo temporeggiare?». Ovvio il contenuto delle conversazioni, come le risposte di coach Vagnozzi che, per quanto sorpreso anche lui dall’evolversi della situazione, ha cercato di essere comprensivo nel rispondere alle chiamate istituzionali, ripetendo a oltranza — da buon padre e a malincuore — che non si poteva fare altro che accettare, dolorosamente, il fato.

Purtroppo il tempo è l’unica cosa che non era a disposizione di Sinner e dell’Italia del tennis: il regolamento Cio imponeva di conoscere prima del sorteggio di oggi alle 11 eventuali defezioni, pena la perdita della sostituzione per il paese interessato.

Quando rinunciò ai Giochi

Di certo per Jannik Sinner il caso Parigi non è come quello di Tokyo, neppure lontanamente: la programmazione del suo 2024 era pubblica e prevedeva le Olimpiadi («ho voglia di conoscere i campioni degli altri sport»). Non doveva andare così.

E ora? La speranza è che Jannik possa ripetere l’immediata reazione del 2021, quando saltò Tokyo per una scelta di preparazione e poi vinse a Washington. Anzi, che possa prolungare fino al torneo più ambito, ossia l’ultimo Slam dell’anno: gli Us Open.

Il calendario di Sinner, prima di questa defezione e di questa infiammazione, prevedeva per l’inizio di agosto il Canadian Open, il Masters 1000 che lui ha vinto nel 2023 a Toronto (quest’anno si terrà a Montreal, invece). Quindi il trasferimento a Cincinnati, altro Masters 1000 a seguire e poi a fine agosto l’appuntamento della Grande Mela.

Questo era il prima: ora toccherà attendere il decorso dell’infezione, magari anche effettuare un check sanitario più approfondito in chiave preventiva, conservando l’ottimismo di Binaghi: «Sono convinto che lo vedremo al meglio delle forze agli Us Open, visibili anche in chiaro: sarà il regalo al tennis italiano» .