Benetton, i palazzi di famiglia estratti a sorte dagli eredi: valgono un miliardo

Dopo un lungo riassetto, emergono i valori degli immobili di prestigio finiti nei portafogli «personali» dei quattro rami della dinastia dei Benetton — capostipiti sono i fratelli Luciano (1935), Giuliana (1937), Gilberto (1941-2018) e Carlo (1943-2018) — ed emerge anche che il criterio utilizzato per assegnare un blocco di immobili a un ramo piuttosto che a un altro: secondo quanto ricostruito, si sarebbe proceduto con una semplice estrazione. Complessivamente, ai valori di libro, il pacchetto suddiviso e attribuito agli esponenti della famiglia vale circa un miliardo di euro. Tutti hanno avuto la stessa parte del patrimonio, come spiega il Sole 24 Ore. Ma si tratta, secondo gli osservatori di mercato, del valore minimo: se dovessero decidere di valorizzare i singoli immobili, si sottolinea tra gli esperti, i numeri cambierebbero. Proprio nel mezzo di questo delicato equilibrio tra stime di mercato e valori di libro la grande divisione del mattone di Ponzano Veneto ha voluto tenere fermo un numero su tutti: il valore netto da attribuire a ciascun ramo familiare è pari, secondo quanto risulta a al Sole 24 Ore, a 220 milioni di euro. Tutti, in altre parole, hanno avuto la stessa parte del patrimonio. Tra i singoli cespiti ci sono Augusto Imperatore I a Roma o il Fondaco di Venezia, immobili storici e unici sul mercato.